Espropri Spv, Vernizzi: «Soldi ci sono
già firmati accordi per 96 milioni
Pagamenti con i bond? Fantasie»

Giovedì 9 Luglio 2015 di Maria Elena Mancuso
Il commissario Silvano Vernizzi parla di espropri e situazione Spv
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BASSANO - A domanda risponde il commissario straordinario per la Superstrada Pedemontana Veneta Silvano Vernizzi. Domande semplici che tanti in questi giorni si pongono: espropriati, comitati anti pedemontana e cittadini comuni, coinvolti a vario titolo in questo grande circo.

Innanzitutto: l’azienda concessionaria che dovrebbe realizzare espropri e lavori, ha i soldi necessari per farlo? No, a sentire i comitati che, fatti i conti in tasca alla Sis, sostengono che i fondi del consorzio basterebbero a malapena a coprire gli espropri. Ma non è dello stesso avviso il commissario Vernizzi.

“Ad oggi abbiamo firmato 1244 accordi bonari, per un totale di circa novantasei milioni di euro. Di questi, ventisei milioni sono già stati saldati e altri cinquantanove saranno liquidati entro settembre. Per il resto sono ancora in corso le pratiche burocratiche, ma non appena si concluderà questa fase, i pagamenti saranno regolarmente effettuati. E i lavori stanno andando avanti come previsto. Quindi la risposta è sì, i soldi ci sono e ci saranno”.

Anche se il cosiddetto closing finanziario, cioè il piano dei finanziamenti bancari necessari per realizzare la Pedemontana, non è ancora stato approvato?

“Quello non è un problema. Si sta lavorando alacremente e mi sento di dire che il piano sarà approvato molto probabilmente entro settembre o al massimo per la fine dell’anno. Cioè perfettamente nei tempi per la realizzazione dei lavori e il pagamento degli espropriati”.

I picchettaggi diversi dalle intese:

protesta di un proprietario di Breganze

Pagamenti che avverranno con che tempi e, soprattutto, con quali modalità? Circola voce, infatti, che i risarcimenti potrebbe essere fatti non in denaro, ma tramite obbligazioni, i cosiddetti project bond.

“Si sta facendo solo una gran confusione. I project bond sono una forma di finanziamento per la realizzazione di grandi opere come appunto la Spv. E probabilmente è con questa modalità che sarà approvato il closing finanziario in settembre. Si tratta in sostanza di obbligazioni immesse sul mercato finanziario. Chi deciderà liberamente di acquistarle, parteciperà in pratica alla realizzazione dell’opera. Ma saranno normali acquisti finanziari, volontari e totalmente slegati dalla questione degli espropri. I pagamenti agli espropriati saranno fatti in denaro, com’è stato fatto finora, e nelle tempistiche previste e usate a tutt’oggi. Nei casi riguardanti le abitazioni, il 100% al momento dell’accordo bonario. Per quanto riguarda invece i terreni agricoli, al momento dell’accordo viene versato l’80% della cifra, mentre il restante 20% è saldato alla fine dei lavori. Sia chiaro: non alla fine dei lavori dell’intera Pedemontana, ma alla fine dei lavori su quella frazione di strada, su quel tratto su cui si trova il terreno in questione”.

E che dire, infine, a quanti tra i manifestanti di sabato scorso a San Zeno di Cassola lamentavano ritardi nei pagamenti o addirittura picchettamenti irregolari, ad esempio a Breganze, su porzioni di terreno più ampie di quelle stabilite in sede di accordo bonario?

“A me non risulta che vi siano situazioni di questo genere. Non ho ricevuto alcuna comunicazione in merito e se davvero le cose stanno così, invito gli espropriati a rivolgersi direttamente a me. Scrivete, chiamate e troverò il modo di ricevervi per discutere insieme eventuali problemi e questioni irrisolte. D’altronde è quello che sto già facendo in queste settimane con la signora Matilde Cortese di Pianezze. Garantisco la mia più ampia disponibilità, ma non ha alcun senso limitarsi a lamentele e manifestazioni. Incontriamoci e discutiamone. Vedrete che sarà più facile trovare una soluzione”.

Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 13:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA