Crisi delle Coop Operaie: i soci
si rivolgono ad un avvocato

Mercoledì 7 Gennaio 2015
Crisi delle Coop Operaie: i soci si rivolgono ad un avvocato
TRIESTE - (E.B.) Hanno deciso di tornare a far sentire la propria voce i 17mila soci prestatori delle Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli ora che più di due mesi sono passati da quando il loro prestito sociale (103 milioni di euro) è stato congelato. Da quel momento non è stato possibile prelevare nemmeno un euro dei rispettivi risparmi. Chissà che bel Natale devono aver trascorso. Sulla pagina Facebook del Comitato di tutela si legge "nonostante le iniziative intraprese per far valere i nostri diritti ed avere garanzie per rientrare interamente in possesso dei nostri risparmi ad oggi, nessuno si è espresso in maniera chiara e trasparente per rassicurarci e garantire una soluzione indolore per tutti noi. A questo punto, se vogliamo far valere i nostri diritti dobbiamo intraprendere una azione concreta di tutela avvalendoci di un legale". Si tratta dell'avvocato Alberto Maffei Alberti del foro di Bologna che "già più volte si è occupato di seguire simili procedure per conto di Comitati come il nostro" ma "la nostra forza è che siamo in tanti e che solo stando tutti uniti potremmo combattere per tutelare i nostri diritti e cercare di riavere i nostri soldi". L'invito, dunque, è quello di aderire il più possibile, "solo se saremo in tanti potremo chiedere allo studio legale di assumere il mandato di tutelarci e dividere le spese legali in quote accessibili per tutti data la complessità dell'azione". Le intenzioni di adesione vengono raccolte all'indirizzo mail comitatocoop@gmail.com o in via Ghirlandaio 12 il mercoledì e il sabato dalle 9 alle 12.
Ultimo aggiornamento: 14:04