Laura Pausini è pronta ad affrontare di nuovo il mondo. La cantante romagnola metterà a punto il suo nuovo show il 29 a Torre del Lago a per poi affrontare l'Arena di Verona in due appuntamenti contigui, il 2 e 3 maggio, Taormina al teatro Antico per quattro date e poi via per il mondo con tappe in Australia Russia e Usa.
Ma la prima settimana del prossimo mese vedrà un'altra donna d'oro sui palcoscenici veneti, Giorgia (il 3 al PalaFabris di Padova) mentre a Milano ci sarà il 6 il ritorno di Rita Pavone che a Padova arriverà il 24 maggio (al Geox). Tre mondi e tre voci molto diverse, ciascuna rappresentativa di uno stile e unica nel suo genere.
Laura festeggia il ventennale di carriera, dopo l'uscita dell'album "20 The Greatest Hits" (Atlantic Warner Music), e porta in scena ben 40 musicisti e 6 ballerini, in uno spettacolo costruito per stupire il mondo e che offre una scaletta composta solo dai "grandi successi", canzoni numero uno in tutti i paesi che l'hanno consacrata come la voce italiana più amata nel mondo.
La sua voce, abituata col tempo a tirare all'estremo, è diventata negli ultimi anni un po' il marchio di fabbrica di certe voci pop femminili italiane, anche se Laura è sempre un passo oltre.
Di ben diversa caratura è invece la voce di Giorgia, duttile e emozionante sulla breve distanza, meno quando indulge a continue esibizioni di talento vocale dimenticando l'efficacia della semplicità. Ma questo è un difetto che ha man mano perso col tempo continuando a cercare qualità nella collaborazione con vari musicisti e affinando la sua capacità compositiva.
La cantante romana (dopo un rodaggio a Livorno il 1. maggio) aprirà al Palafabris di Padova sabato 3 il suo tour italiano che segue l'album "senza paura" suonato in presa diretta con tutti i musicisti nella sala di ripresa e che vede Gary Novak alla batteria, Reggie Hamilton al basso, Michael Landau alla chitarra, Jeff Babko al pianoforte, Rhodes, Hammond B3 e altre tastiere, e prodotto a Los Angeles dal padovano Michele Canova.
Anche Giorgia affronterà l'Arena di Verona il 25 maggio, portando le sue canzoni più famose e quelle del nuovo disco fra cui "Quando una stella muore".
Il giorno prima, il 24 maggio, al Geox di Padova arriverà un'altra voce indimenticabile della canzone italiana, Rita Pavone, che aprirà i suoi concerti a Milano il 6 maggio e che è tornata alla ribalta dopo anni con un album "Masters" in cui rende omaggio alle canzoni americane della sua gioventù e dei suoi esordi, quando la piccola giovane Peldicarota era affascinata dallo swing e dal rock'n'roll.
Voce graffiante, un po' sguaiata, carica di energia, Rita, a 68 anni, non vuole soddisfare i nostalgici ma sorprendere i giovani raccontando il mondo che di fatto con i suoi sogni e la sua musica ha modellato e formato quello che ora conosciamo. Ad accompagnarla sarà una band coordinata da Enrico Cremonesi.
Nell'attesa altre voci femminili calcheranno i palchi veneti in maggio: Noemi al Filarmonico di Verona il 12, Loredana Berté a Schio il 16, Alessandra Amoroso all'Arena di Verona il 19.
© riproduzione riservata
Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 15:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ma la prima settimana del prossimo mese vedrà un'altra donna d'oro sui palcoscenici veneti, Giorgia (il 3 al PalaFabris di Padova) mentre a Milano ci sarà il 6 il ritorno di Rita Pavone che a Padova arriverà il 24 maggio (al Geox). Tre mondi e tre voci molto diverse, ciascuna rappresentativa di uno stile e unica nel suo genere.
Laura festeggia il ventennale di carriera, dopo l'uscita dell'album "20 The Greatest Hits" (Atlantic Warner Music), e porta in scena ben 40 musicisti e 6 ballerini, in uno spettacolo costruito per stupire il mondo e che offre una scaletta composta solo dai "grandi successi", canzoni numero uno in tutti i paesi che l'hanno consacrata come la voce italiana più amata nel mondo.
La sua voce, abituata col tempo a tirare all'estremo, è diventata negli ultimi anni un po' il marchio di fabbrica di certe voci pop femminili italiane, anche se Laura è sempre un passo oltre.
Di ben diversa caratura è invece la voce di Giorgia, duttile e emozionante sulla breve distanza, meno quando indulge a continue esibizioni di talento vocale dimenticando l'efficacia della semplicità. Ma questo è un difetto che ha man mano perso col tempo continuando a cercare qualità nella collaborazione con vari musicisti e affinando la sua capacità compositiva.
La cantante romana (dopo un rodaggio a Livorno il 1. maggio) aprirà al Palafabris di Padova sabato 3 il suo tour italiano che segue l'album "senza paura" suonato in presa diretta con tutti i musicisti nella sala di ripresa e che vede Gary Novak alla batteria, Reggie Hamilton al basso, Michael Landau alla chitarra, Jeff Babko al pianoforte, Rhodes, Hammond B3 e altre tastiere, e prodotto a Los Angeles dal padovano Michele Canova.
Anche Giorgia affronterà l'Arena di Verona il 25 maggio, portando le sue canzoni più famose e quelle del nuovo disco fra cui "Quando una stella muore".
Il giorno prima, il 24 maggio, al Geox di Padova arriverà un'altra voce indimenticabile della canzone italiana, Rita Pavone, che aprirà i suoi concerti a Milano il 6 maggio e che è tornata alla ribalta dopo anni con un album "Masters" in cui rende omaggio alle canzoni americane della sua gioventù e dei suoi esordi, quando la piccola giovane Peldicarota era affascinata dallo swing e dal rock'n'roll.
Voce graffiante, un po' sguaiata, carica di energia, Rita, a 68 anni, non vuole soddisfare i nostalgici ma sorprendere i giovani raccontando il mondo che di fatto con i suoi sogni e la sua musica ha modellato e formato quello che ora conosciamo. Ad accompagnarla sarà una band coordinata da Enrico Cremonesi.
Nell'attesa altre voci femminili calcheranno i palchi veneti in maggio: Noemi al Filarmonico di Verona il 12, Loredana Berté a Schio il 16, Alessandra Amoroso all'Arena di Verona il 19.
© riproduzione riservata
