Telefonisti assunti a progetto
Nei guai un call center di Rovigo

Lunedì 23 Dicembre 2013 di Lorenzo Zoli
Telefonisti assunti a progetto Nei guai un call center di Rovigo
ROVIGO - Ma quale contratto di lavoro a progetto. Nel call center di Rovigo tutto indicava una attività di lavoro subordinata.



Il giudice Silvia Ferrari ha dato ragione all’Inps che aveva sanzionato la società per circa 76mila euro. Il margine di discrezionalità e autonomia per i dipendenti era ridottissimo. Lo schema da seguire nelle telefonate era fisso, così come la retribuzione oraria - 5 euro lordi - e così come anche eventuali sanzioni per il mancato raggiungimento dell'obbiettivo settimanale: vale a dire 10 persone interessate all'acquisto che veniva proposto.



Tutto nasce da un controllo eseguito dal personale ispettivo e dalla Guardia di finanza nell'ottobre del 2009. Erano stati trovati, secondo le contestazioni, lavoratori ai quali era applicato indebitamente il contratto a progetto, personale all'opera senza essere iscritto nei registri e altre persone che erano state regolarizzate a seguito di un controllo precedente ma che erano poi state riassunte sempre con contratto a progetto. Una quindicina le posizioni portate all'attenzione del magistrato.
Ultimo aggiornamento: 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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