Soldi al ponte, chiavi della caserma
E la politica si scopre molto "unita"

Sabato 11 Aprile 2015 di Claudio Strati
Soldi al ponte, chiavi della caserma E la politica si scopre molto "unita"

BASSANO - Ponte Vecchio, o meglio degli Alpini, e Caserma Montegrappa. Sono due amori dei bassanesi, ma anche dei politici che, per una volta, pur facendosi anche un po' di pubblicità, innalzano un inno al gioco di squadra, merce rara di solito dalle loro parti: pazienza se dicono tutti la stessa cosa, però ci mancava che si dividessero su un monumento nazionale come il "Vecchio". Il consiglio regionale ha approvato all'unanimità il contributo straordinario di un milione di euro per il restauro del manufatto palladiano: tra gli emendamenti aggiuntivi alla legge di stabilità 2015 il pressing compatto dei consiglieri regionali vicentini ha ottenuto che la Giunta ritagli dalle risorse stanziate lo scorso anno per le celebrazioni per il centenario della Grande Guerra un finanziamento ad hoc.

Il Ponte ha bisogno di cure, il sovrintendente Magani in visita giorni fa ha fatto sapere che nell'immediato non rischia, ma che bisogna intervenire presto. E' tutto marcio nel suo corpo, forse per quel "pacco" di calcestruzzo infilato per rendere la massicciata più bella, ai tempi degli ultimi lavori, ma che ha impedito al legno di respirare. E tutto incurvato com'è, suscita preoccupazione tra i bassanesi. Il più tempestivo a spedire un comunicato è stato il sindaco Riccardo Poletto, insieme al vice Roberto Campagnolo: "Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto e ringraziamo Raffaele Grazia, che ha voluto presentare l'emendamento, i consiglieri del Vicentino che lo hanno sottoscritto e il Consiglio regionale. Una particolare soddisfazione per l’ampia convergenza ottenuta nei riguardi del monumento che rappresenta l’eccellenza della nostra città". Il comunicato del Comune fa anche spazio alle dichiarazioni di Grazia: “Mi fa piacere che i colleghi vicentini e la giunta regionale abbiano sostenuto questo mio emendamento che è di fatto il mio ultimo atto politico a favore della mia città, dal momento che ho deciso liberamente di non candidarmi più".

Anche l'assessore regionale Roberto Ciambetti rivendica una promogenitura. Scrive su facebook, allegando la foto del documento passato in consiglio con i nomi dei proponenti, il suo per primo e poi i relatori Toniolo e Ruzzante: "In consiglio è stato approvato un emendamento, di cui sono stato promotore in sede di giunta, che destina 1 milione di euro per gli interventi urgenti di restauro, consolidamento strutturale e recupero funzionale del Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa. Bene!".

Lo seguono a ruota i consiglieri regionali Nicola Finco, che si ascrive a "Zaia presidente" ("Ringrazio la Giunta Zaia e i colleghi che trasversalmente hanno sostenuto questa modifica") e Costantino Toniolo, Ncd Veneto Autonomo ("Un emendamento doveroso, perché la Regione non può lasciare solo il Comune di fronte ad un impegno così gravoso, e i privati non si possono sostituire alla pubblica amministrazione"). Quindi è la volta degli esponenti Pd, dalla senatrice Rosanna Filippin ("Ottimo lavoro da parte dei consiglieri vicentini che ha portato ad un risultato che è ossigeno puro per far correre più veloce un progetto di restauro tanto necessario quanto economicamente impegnativo"),al consigliere regionale Stefano Fracasso ("Grande risultato: l’unità con cui il Consiglio ha votato questo emendamento è un segnale importante, era doveroso che la Regione facesse la sua parte”).

Dopo i peana per il ponte, ora si attende il secondo round, con la cerimonia, del tutto virtuale, di "consegna delle chiavi" della caserma Montegrappa agli alpini, programmata per il 13 aprile, quando un trio di assessori regionali, Elena Donazzan, Roberto Ciambetti e Massimo Giorgetti, porgerà i chiavistelli della Montegrappa agli uomini dell'Ana. L'annuncio è degli stessi alpini (in data 1 aprile, ma non era una notizia... ittica) sulla pagina facebook della sezione Ana Montegrappa. Cinque anni fa ci fu un precedente con l'allora ex senatore Pasinato (era candidato alle regionali col Pdl) che arrivò a consegnare ufficialmente le chiavi all'allora sindaco Cimatti. Seguirono per anni polemiche al vetriolo tra la Donazzan e lo stesso Pasinato con accuse di espedienti elettoralistici. Oggi nuovo capitolo, con queste chiavi che tornano a girare, e siamo in un'altra campagna per le regionali. L'importante, stavolta, è che gli alpini le mettano in un luogo sicuro, per evitare ulteriori future cerimonie "ufficiali" o giri di valzer.

Anche perché la caserma, va ricordato, è un luogo "sacro" per la città: e non solo per l'alpinità e il ruolo nella Grande Guerra. Ma anche perché fu il punto di partenza dell'epilogo della strage nazifascista, il 26 settembre del '44: da lì mosse il lugubre corteo delle impiccagioni dei Martiri, e lì, il giorno prima, iniziò la "dimostrazione", a conclusione del rastrellamento del Grappa, con le fucilazioni dietro il muro a sud. Sotto i colpi dei moschetti fu "giustiziato" anche un quindicenne.

Ultimo aggiornamento: 22:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA