BASSANO - A forza di parlare di quote rosa, ai piedi del Grappa bisognerà forse iniziare una battaglia per le quote celesti, in modo da recuperare un ruolo un po' visibile anche per la politica dei maschietti.
La corsa delle regionali è in parte già avviata, ci sarà però da sabato il via ufficiale. E i pezzi da novanta del Bassanese sono praticamente tutti da declinare al femminile. Scendono in campo le donne, e sarà battaglia aspra per conquistare i voti anche all'interno dei propri schieramenti. Almeno sei le big che aspirano a uno scranno in laguna.
Nel centrodestra, a sostegno di Luca Zaia presidente, c'è un affollamento notevole. Ha sciolto le riserve per la lista di Forza Italia Rossella Olivo, sindaco di Romano d'Ezzelino, che nei giorni scorsi era stata corteggiata parecchio anche dai tosiani, a quanto si sa. Politicamente, si dice nei corrridoi, non le piace molto la linea Salvini, che lei riterrebbe eccessivamente oltranzista. Ma ha scelto di restare con il partito del cuore, che però in questa fase ha azioni in ribasso, quindi la fa rischiare un po'. Inoltre sarà in corsa assieme a Elena Donazzan, povese, assessora regionale uscente, ormai una veterana dei palazzi veneziani, già da mesi iperattiva e iper presenzialista. Non pare ci sarà molta trippa per gatti in casa forzista, ci si attende un esito da 5 a 7 eletti nell'intero Veneto: ma le due donne politiche possono pensare di avere qualche probabilità di due eletti (elette) in provincia, visto che per i forzisti sarà più difficile a Verona (ciclone Tosi) e a Treviso (ciclone Zaia). Per la Donazzan poi c'è in gara nella coalizione, con Fratelli d'Italia, l'ex eurodeputato Sergio Berlato, ex collega di cordata con cui condivise l'elettorato di cacciatori e pescatori: ma ora le strade sono divise. Per la Olivo in caso di esito positivo ci sarebbe comunque il Comune da lasciare, e manca ancora un paio d'anni di mandato.
In casa Lega arriva in lista Tamara Bizzotto, messasi in luce come consigliera comunale a Bassano e trainata, a quanto si sa, dalla quasi omonima eurodeputata Mara Bizzotto, il che potrebbe fare la differenza. Ma c'è la presenza temibile di Manuela Lanzarin, ex deputata ed ex sindaco del "feudo" leghista di Rosà, che vuole rientrare a tutti i costi, e poi c'è Nicola Finco, consigliere regionale uscente, sia pure non più sponsorizzato dalla onorevole Mara. Lanzarin e Finco sarebbero in lista con la civica Zaia. In ogni caso ci sarà una discreta spremuta di voti padani, che i tre si contenderanno con rischi per ciascuno, in uno stesso fazzoletto di territorio.
Altra sindaca in lista è Morena Martini, proiettata dal municipio di Rossano Veneto alla candidatura regionale con l'area di Alleanza Popolare, alias alfaniani, a sostegno del candidato presidente Flavio Tosi. Lì il cavallo vincente sembrerebbe il vicentino Costantino Toniolo, altro regionale uscente, ma la Martini, che parla di "candidatura di testimonianza", è una che ci tiene a fare bella figura: è comunque orgogliosa di esserci, per tenere su la coalizione tosiana. "Già una volta abbiamo avuto un lombardo che comandava in Veneto, e ora la cosa si ripresenta: io non ci sto" aveva spiegato qualche settimana fa motivando la sua propensione per l'area del sindaco veronese.
La sesta donna è già in corsa da tempo. Si tratta di Antonella Corradin, scelta per il Bassanese dalla lista Pd che sostiene la candidata Alessandra Moretti. L'avvocatessa di Bassano, sindaca a Lusiana, sta facendo una campagna porta a porta, incontro per incontro, e ha anche presentato il suo programma. Lei non ha, almeno, candidati "amici" che le tagliano la strada a livello territoriale. Quote rosa al 100 per cento: corre per sè e per la "sua" presidente, Moretti.
C'è anche un uomo, comunque, che avrà la candidatura territoriale intonsa. Si tratta, per i Cuinquestelle, di Marco Dalla Gassa, grillino della prima ora, marosticense. E' l'unico bassanese in lizza nella lista degli amici di Beppe Grillo, a sostegno del candidato presidente Jacopo Berti.
