Quasi 200 litri di liquore e genziana sequestrati alle suore. Il web si mobilita

Giovedì 22 Maggio 2014
L'hashtag #savethegenziana
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L'AQUILA - I carabinieri del Nas non potevano credere ai loro occhi quando, durante un controllo in un instituto di suore dell'Aquila, hanno trovato una vera e propria piccola distilleria. Diversi tipi di liquori, tra cui ben 111 litri di genziana, venivano prodotti dalle religiose ma sono stati sequestrati perch sprovvisti di etichetta.



I fatti, riportati da Il Fatto Quotidiano, risalgono allo scorso mese di dicembre. Nelle cantine delle suore del monastero di San Gregorio gli uomini del Nas hanno trovato, oltre alla genziana, 48 litri di limoncello, 8 litri di liquore al limone-arancio, 6 di liquore al caffè oltre a diversi chili di ortaggi e miele. Tutti i prodotti, in quanto sprovvisti di etichetta, sono stati sequestrati secondo l'articolo 18 del regolamento comunitario 178 del 2002, ed il vicesindaco dell'Aquila, Nicola Trifuoggi, ha disposto la distruzione dei prodotti, ormai da mesi in un magazzino del deposito giudiziario.











Le suore hanno provato a giustificarsi sostenendo che quei liquori fossero prodotti esclusivamente per l'uso personale nel monastero, ma non è servito a nulla. Il web non ci sta, e dall'Aquila è partita una campagna che sta prendendo piede sui social, con l'hashtag #savethegenziana. La genziana è un liquore dalla forte gradazione alcolica, dal sapore molto intenso e dalle proprietà digestive. Per gli aquilani è un simbolo. E forse, lo è anche per il vicesindaco, che ha dichiarato: «Personalmente, da amante della genziana, riconosco che sarebbe davvero un peccato, ma il Comune ha le mani legate. Quei prodotti non erano a norma e per questo vanno distrutti».



Ultimo aggiornamento: 08:45