Monica Bellucci alla vigilia dei 50: «L'età non mi spaventa, sto meglio ora che a 30 anni»

Domenica 15 Giugno 2014 di Gloria Satta
Monica Bellucci alla vigilia dei 50: «L'età non mi spaventa, sto meglio ora che a 30 anni»
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Il 30 settembre compir cinquant’anni: Ma non mi sento spaventata, lo sa? Sono viva, in buone salute, ho due figlie che adoro, sorride Monica Bellucci.



«Il mio bilancio è più che positivo. La vita va avanti e un’attrice, per essere credibile, dev’essere nutrita dalla donna».È sempre un sex symbol, è sempre la diva italiana più esportabile dopo Sofia Loren, è sempre bellissima al naturale. L’abbiamo vista a Cannes, nel film di Alice Rohrwacher Le meraviglie, Grand Prix del Festival: Monica ha il ruolo di una “fata” tv che incanta le piccole protagoniste «ma ha tanta voglia di togliersi la maschera per tornare a essere una donna vera», spiega l’attrice.

Nata a Città di Castello e cittadina del mondo, l’ex marito Vincent Cassel ancora affettuosamente vicino e due bambine rispettivamente di 10 e 4 anni, alla vigilia del fatidico compleanno Monica ha accettato di mettersi a nudo.



Che ruolo ha avuto e ha la bellezza nella sua vita?

«La bellezza è un talento naturale che, come l’intelligenza, ci è stato dato per metterci alla prova. E uno strumento del mio lavoro, ovviamente. Ma se è fine a se stessa può diventare un handicap».



Cosa intende?

«All’inizio la bellezza serviva a proteggermi. Però l’aspetto seducente rischia di trasformarsi in una maschera che impedisce agli altri di cogliere la tua anima».



Cosa pensa di avere di più rispetto a vent’anni fa?

«Non ho più paura, mi sento serena. Crescendo ho imparato a confrontarmi con la realtà e con gli altri. Sono molto più contenta oggi che quando avevo trent’anni».



Come reagirebbe se una delle sue figlie volesse fare l’attrice?

«Non la scoraggerei. Le direi: se hai una vera passione, vai avanti per la tua strada. Arriverai dove vuoi».



Anche lei, come la ragazzina delle “Meraviglie”, sognava di andarsene dall’Umbria?

«Si...Sono cresciuta molto protetta dalla mia famiglia, ma alle lunghe la provincia è una realtà soffocante».



Le ha dato fastidio finire al centro del gossip dopo l’annuncio della separazione da Cassel?

«Non più di tanto. Mica vivo immersa nel web, non sono sui social network: i profili che portano il mio nome sono tutti falsi. Internet è un mondo a parte in cui si vivisezionano le persone. Mi ricorda il parrucchiere di Città di Castello, dove si spettegolava su tutto e su tutti. Ma io non lo facevo a 15 anni, figuriamoci ora».



Si sente un’icona?

«Ma andiamo! Sono un’attrice, mica un personaggio freddo e distante. Ho voglia di sperimentare, di migliorarmi sempre di più. Continuo ad amare questo mestiere che mi stimola, mi spinge alla ricerca personale. Se non recitassi, avrei la morte dentro».



C’è stato un momento in cui ha amato meno il suo lavoro?

«Mai, nemmeno quando ho messo al mondo le mie figlie e mi sono tirata indietro per un po’».



Cosa rappresenta per lei la maternità?

«Un’esperienza totalizzante, che mi ha completamente “bevuta”. È uno stato catartico, posso usare questo termine? Sono stata nutrita enormemente dalla maternità e ho imparato tanto dalle mie figlie».



Perché ha girato “Le meraviglie?”

«Il film è arrivato come un dono in un momento particolare della mia vita, mentre mi stavo separando. È stato non soltanto un lavoro, ma una splendida esperienza umana... sono stata conquistata dalla freschezza e dalla sincerità di Alice».



I suoi progetti?

«Finirò le riprese del film di Kusturica Lungo la via lattea, una storia d’amore ambientata durante la guerra in Bosnia. Poi volerò in Canada a girare Ville-Marie del regista Guy Edon: ho il ruolo di un’attrice che deve ricucire il rapporto spezzato con il figlio».



E che rapporto ha con lo specchio?

«Lo guardo tenendo presente quello che mi diceva sempre la nonna: per essere bella fuori, devi essere bella dentro».

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