Francesca Piccinini: «Molestie? Ne ho subite. Lasciare il volley mi ha ammorbidita. Le foto nuda? Ho guadagnato troppo poco»

Parla la campionessa di pallavolo, reduce da “Pechino Express” su Sky: «Per come stavo in campo molti pensavano che fossi fredda e spigolosa anche nella vita»

Domenica 7 Aprile 2024 di Andrea Scarpa
Francesca Piccinini: «Molestie? Ne ho subite. Lasciare il volley mi ha ammorbidita. Le foto nuda? Ho guadagnato troppo poco»

Non c’è abituata, Francesca Piccinini. Tre giorni fa è stata eliminata da Pechino Express - lo show di Sky Uno e Now che terminerà il 9 maggio dopo un lungo viaggio avventuroso tra Vietnam Laos e Sri Lanka - e per una che ha fatto la storia della pallavolo italiana vincendo un Mondiale e un Europeo con la Nazionale, 5 scudetti, 7 volte la Champions League, 4 la Coppa Italia e 5 la Supercoppa, una sconfitta non è mai facile da mandare giù (era in coppia con l’ex sciatore Kristian Ghedina con il quale non è mai andata d’accordo).

Nata a Pietrasanta (Lucca), Francesca si è ritirata definitivamente dall’attività agonistica nel 2021 e da allora ha fatto la vicepresidente della squadra Uyba di Busto Arsizio, la consulente per il settore giovanile della Chorus Volley Bergamo Academy, e la commentatrice tecnica per Sky Sport. Ha 45 anni e vive a Milano con il fidanzato, l’ex calciatore Cristiano Doni.

Com’è questa seconda parte della sua vita?

«Molto diversa da prima. Per anni sono stata in una bolla, dove amavo quello che facevo. Oggi con molta più esperienza cerco di godermi la vita: viaggiare, stare con la famiglia e gli amici, fare ciò che gli impegni sportivi per anni mi hanno impedito di fare».

Manca l’adrenalina della gara?

«Sì. A un certo livello si vivono emozioni forti che nella vita di ogni giorno si fatica a ritrovare. Facendo Pechino Express un po’ l’ho ritrovata e mi è piaciuta».

Sembra quasi una maledizione? Prima sì, adesso no...

«No, averle vissute è stata comunque una fortuna. Quelle di oggi sono diverse, sempre belle ma più semplici».

Una famosa per le schiacciate sotto rete nella vita normale come si regola?

«Fuori campo ho sempre tolto la mano, quasi sempre».

Si è ritirata nel 2021: in futuro giocherà nel campionato della tv - fa la commentatrice sportiva - in quello della moda – ha creato un paio di linee e a Massa ha un negozio di abbigliamento con sua sorella – o resterà nello sport?

«Quest’ultimo di sicuro non mancherà mai nelle mie giornate. Amo le novità e mettermi alla prova, ma in futuro non so cosa accadrà. Voglio solo stare bene».

Come dirigente sportivo di una società si è annoiata?

«No, ma penso che non lo rifarò. Essere il vicepresidente di una squadra non è un mio obiettivo».

Cosa ha scoperto di sé da quando non è più una giocatrice in attività?

«Sono sempre stata determinata e alla ricerca della perfezione, ora ho capito che per vivere meglio devo essere più morbida».

Questo lato del suo carattere le crea o le ha creato problemi?

«Sono dura in certe situazioni ma in tante altre so essere molto sensibile e dolce».

Il suo carattere tende più al coraggio o all’incoscienza?

«Non saprei. Forse da giovane sono stata incosciente perché andavo troppo veloce in auto e forse un po’ pazza lo sono stataanche quando a 18 anni mi sono trasferita in Brasile, prima italiana della pallavolo a giocare all’estero in un campionato così difficile e competitivo». 

E cosa imparò in Brasile?

«A interagire in maniera diversa con le straniere che arrivano in Italia e ad aiutarle a farle sentire un po’ a casa. Stare da soli in un paese straniero non è facile».

Oggi cosa deve dimostrare a se stessa e agli altri?

«Niente. Sono contenta della donna che sono».

Che donna è?

«Solare, positiva e forte. Ho imparato tanto dalle cadute».

La peggiore?

«Non mi piace parlarne. Ci sono stati momenti difficili che ho superato grazie a chi mi vuol bene».

È mai stata molestata?

«Sì, ho avuto un problema importante simile a quelli di cui spesso si parla oggi».

Sta parlando di una relazione tossica?

«Diciamo di sì».

Recente?

«Una storia di qualche anno fa. Lasciamo stare, però».

Spesso è stata fraintesa?

«Sì. Per come giocavo molti credevano che fossi fredda e spigolosa anche fuori dal campo». 

Sportivamente ha avuto tutto, a che prezzo?

«Tanti sacrifici. Il più faticoso, andare via di casa giovanissima e cercare di crescere molto velocemente perché tutti pretendevano sempre tanto da me».

Cosa deve ancora recuperare?

«La spensieratezza. La ragazzina che c’era in me si è dovuta mettere da parte e ogni tanto oggi, anche se ho 45 anni, esce fuori. Non si nasconde più».

Non si nascose neanche quando fece il calendario di Men’s Health nel 2004 e la copertina di Playboy nel 2011: oggi poserebbe ancora nuda? 

«Assolutamente no. Quelle foto si fanno da giovani e io le ho fatte proprio per fissare quella fase della mia vita e anche per divertirmi un po'». 

Per farli guadagnò quanto serve per acquistare una casa, un’auto o un bel vestito?

«Al massimo un motorino». 

L’errore più grande che ha fatto qual è stato?

«Non andare a giocare in Turchia, Russia e Azerbaigian: avrei guadagnato dieci volte più di quello che prendevo in Italia».

Il difetto che le rimproverano più spesso qual è? 

«Troppo rigida, perfettina ed esigente».

Le sue storie in passato sono finite anche per questo motivo?

«Non solo. Ho giocato fino a 41 anni, non è facile stare dietro a una che un anno vive in una città, l’anno dopo in un’altra».

Fa sempre coppia fissa con l’ex calciatore Cristiano Doni, giusto? 

«Sì. Abbiamo un rapporto bello, fatto di fiducia e rispetto». 

Matrimonio e figli?

«A 18 anni pensavo che mi sarei sposata e avrei fatto un figlio giovanissima, adesso che ne ho 45 vivo la vita per quello che mi offre. Non cerco nozze né figli. Se arrivano, bene. Altrimenti sono contenta lo stesso».

Se domani si sveglia uomo qual è la prima cosa che fa?

«Mi guardo in basso».

C’è qualcosa di più divertente del sesso?

«Sì, certo. Chiacchierare con gli amici davanti a una bella bottiglia di vino. Conoscersi. Il sesso non è la mia priorità».

Nel mondo della pallavolo femminile ci sono naturalmente giocatrici omosessuali. Nel calcio italiano maschile sembra di no: il suo compagno Cristiano Doni, ex colonna dell’Atalanta, che cosa le ha detto? 

«Non abbiamo parlato di queste cose, ma è sicuro che ci sono. È normale che sia così».

È mai stata corteggiata da una sua collega?

«Certo. Mi dispiaceva per loro e mi facevo una risata: a me piacciono gli uomini».

Cosa vuole da tempo che ancora non ha avuto?

«Un giro del mondo: un viaggio in Africa, India, Giappone...».

E un viaggio nel tempo come lo farebbe?

«Avanti non andrei perché non mi piacerebbe vedere gli extraterrestri, se ci sono. Indietro sì, all’inizio della mia carriera».

Per cambiare qualcosa o per ripartire?

«Ripartire e cambiare certi momenti. Soprattutto certi stati d’animo dominati da una grande ansia».

A cinquant’anni come si vede?

«Sempre la stessa, un po’ più vecchia. Spero in buona salute».

Per lei il meglio deve ancora venire o è già passato? Ci pensa mai?

«Secondo me deve ancora arrivare. Adesso voglio costruire un’altra vita e vorrei che fosse sempre “al massimo”, come la canzone del grande Vasco Rossi».

Il premier Giorgia Meloni in qualche modo la rappresenta?

«Mi sembra forte e determinata, mi piace e l’ho anche votata».

È Cavaliere della Repubblica dal 2002: la pergamena con il titolo dove l’ha messa?

«A casa dei miei genitori, a Massa. A Milano ho il collare d’oro».

Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 10:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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