Cinque mesi fa lo sparo che ha ucciso Thomas Bricca, al "Girone".
«Ci siamo confrontati con i ragazzi - ha detto il parroco, Don Luca Fanfarillo - e abbiamo ascoltato le testimonianze di chi ha avuto problemi di dipendenza. Abbiamo provato a condividere, affinché vicende come quelle di Thomas ma soprattutto il contesto nel quale è maturata, non abbiano a ripetersi».
Lorenzo Sabellico, zio della vittima, ha ricordato la sua esperienza e sottolineato di «fare attenzione ai soldi facili» ma anche a un mondo «fatto di apparenze, nel quale non riusciamo a guardare oltre beni futili».
All'evento hanno preso parte la comunità di Fiuggi Acta e i suoi ragazzi con l'intervento del fondatore Vito Grazioli e il suo intervento; la comunità in Dialogo di Trivigliano, con fondatore Padre Matteo, gli operatori e la loro unità di strada; il Serd di Frosinone con il medico Marina «che con la sua professionalità e preparazione mi salvò la vita a suo tempo» - ha sottolineato Lorenzo. C'erano anche Gabriele Ritarossi con l'associazione Radici, l'associazione Kenaz e l'Albero di Thomas «con il quale - ha aggiunto Lorenzo - abbiamo gettato un seme, lavoriamo per far crescere i ragazzi lontani da tentazioni».
L'INCHIESTA
Nessuno sviluppo sul fronte investigativo che vede come indagati principali Mattia Toson e il padre Roberto, insieme ad altri che però avrebbero avuto un ruolo minore nella vicenda. Provando a depistare, per esempio. Si attende, da ultimo, l'esito degli esami sul cellulare della vittima, mentre di quelli degli indagati o dei loro familiari e amici sono state estratte le "copie forensi". A cinque mesi dal delitto, una soluzione ancora non c'è.Giovanni Del Giaccio