Thomas, nessuna risposta a cinque mesi dall'omicidio

Cinque mesi fa lo sparo che ha ucciso Thomas Bricca, al "Girone"; arriva l'appello, forte, l'ennesimo, per avere giustizia

Venerdì 30 Giugno 2023 di Giovanni Del Giaccio
Thomas, nessuna risposta a cinque mesi dall'omicidio

Cinque mesi fa lo sparo che ha ucciso Thomas Bricca, al "Girone".

Mercoledì sera l'appello, forte, l'ennesimo, per avere giustizia. Lo striscione con il quale da allora la chiedono familiari e amici faceva bella mostra di sé al campo di calcetto della parrocchia di Mole Bisleti. A ribadire il concetto è stato lo zio del ragazzo ucciso, Lorenzo Sabellico: «A nome di tutti i genitori della comunità di Alatri diciamo uniti: giustizia per Thomas in primo luogo e poi a riguardo dei vari episodi di intimidazioni e provocazioni fatte ai nostri ragazzi dai soliti noti diciamo che questi non saranno più tollerati». Chiaro il riferimento a quanto successo qualche giorno fa, quando uno degli indagati si è presentato nei pressi del luogo del delitto quasi "sfidando" gli amici del ragazzo ucciso. Il clima che si respira non è dei migliori, ma intanto si cerca anche di pensare, condividere e costruire. Com'è stato con i tre giorni dedicati allo sport ma anche alla riflessione, per ricordare Thomas e dire no alle dipendenze. Il torneo si è concluso mercoledì sera. C'era anche Federica Sabellico, mamma di Thomas, stretta nel suo immenso dolore «La ringrazio di essere stata presente - ha detto Lorenzo Sabellico - per lei non è facile. Come ringrazio tutti i giovani partecipanti e le associazioni che hanno aderito».

«Ci siamo confrontati con i ragazzi - ha detto il parroco, Don Luca Fanfarillo - e abbiamo ascoltato le testimonianze di chi ha avuto problemi di dipendenza. Abbiamo provato a condividere, affinché vicende come quelle di Thomas ma soprattutto il contesto nel quale è maturata, non abbiano a ripetersi».
Lorenzo Sabellico, zio della vittima, ha ricordato la sua esperienza e sottolineato di «fare attenzione ai soldi facili» ma anche a un mondo «fatto di apparenze, nel quale non riusciamo a guardare oltre beni futili».

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All'evento hanno preso parte la comunità di Fiuggi Acta e i suoi ragazzi con l'intervento del fondatore Vito Grazioli e il suo intervento; la comunità in Dialogo di Trivigliano, con fondatore Padre Matteo, gli operatori e la loro unità di strada; il Serd di Frosinone con il medico Marina «che con la sua professionalità e preparazione mi salvò la vita a suo tempo» - ha sottolineato Lorenzo. C'erano anche Gabriele Ritarossi con l'associazione Radici, l'associazione Kenaz e l'Albero di Thomas «con il quale - ha aggiunto Lorenzo - abbiamo gettato un seme, lavoriamo per far crescere i ragazzi lontani da tentazioni».

L'INCHIESTA

Nessuno sviluppo sul fronte investigativo che vede come indagati principali Mattia Toson e il padre Roberto, insieme ad altri che però avrebbero avuto un ruolo minore nella vicenda. Provando a depistare, per esempio. Si attende, da ultimo, l'esito degli esami sul cellulare della vittima, mentre di quelli degli indagati o dei loro familiari e amici sono state estratte le "copie forensi". A cinque mesi dal delitto, una soluzione ancora non c'è.
Giovanni Del Giaccio
 

Ultimo aggiornamento: 13:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA