Thomas Bricca ucciso ad Alatri, l'indagato Mattia Toson torna sul luogo dell'omicidio: botte e minacce con gli amici della vittima

Il proprietario del locale ha allertato le forze dell'ordine, poi il fuggi fuggi all'arrivo di carabinieri e polizia

Domenica 25 Giugno 2023 di Pierfederico Pernarella
Thomas Bricca ucciso ad Alatri, l'indagato Mattia Toson torna sul luogo dell'omicidio: botte e minacce con gli amici della vittima

Mattia Toson, indagato insieme al padre Roberto per l'omicidio di Thomas Bricca, torna sul luogo del delitto e scoppia il parapiglia. 

È successo sabato sera, poco prima  delle dieci, nel centro storico di Alatri, a pochi passi da luogo, la scalinata di via Liberio, dove sono stati esplosi i colpi di pistola. A raccontare cosa è accaduto è lo zio di Thomas, Lorenzo Sabellico:: «Mattia, che era insieme ad un amico del padre, si è avvicinato al bar dove c’erano degli amici di Thomas.

Per loro è stata una provocazione. E subito l’hanno bloccato: Con quale coraggio entrate! gli hanno detto. A quel punto sono partiti spintoni, pugni e minacce e la lite è degenerata».

Il proprietario del locale a quel punto  ha allertato le forze dell’ordine. È scattato il piano sicurezza predisposto dalla Prefettura nei weekend e nel giro di pochi minuti nel centro storico sono arrivati carabinieri, polizia e poi anche la guardia di finanza. Ma nel frattempo i ragazzi si erano già dileguati.

In quel momento il centro storico di Alatri era pieno di gente perché in piazza Santa Maria Maggiore si svolgeva la serata dedicata ai saggi di fine anno delle palestre del territorio. 

Lo zio di Thomas dice ancora: «C’è una situazione di emergenza ad Alatri ingestibile. I nostri ragazzi sono in pericolo, ora basta, intervenga il ministro». A quanto pare non sarebbe la prima volta che si registrano questo tipo di tensioni intorno all’omicidio di Thomas. Si parla di pedinamenti in auto, abbaglianti in segno di sfida. Ci sarebbero anche delle denunce. 

Intanto si attendono gli sviluppi delle indagini. Nei giorni scorsi è stato conferito l’incarico per estrapolare i contenuti del telefono cellulare di Thomas. Dovrebbe essere l’ultimo atto, prima di chiudere l’inchiesta sull’omicidio per il quale ci sono solo sospettati. E tensioni difficili da gestire.

L’agguato che è costato la vita al 19enne, seconde le ipotesi della Procura, sarebbe stato  l’epilogo di risse avvenute nel weekend precedente all’omicidio tra il gruppo guidato da Mattia Toson e quello di Omar, un giovane di origini marocchine. Quest’ultimo, la domenica del 29 gennaio, si era vendicato dell’aggressione subita il giorno prima picchiando lo zio di Mattia proprio nei pressi del luogo in cui lo scorso sabato sera è scoppiata la rissa. E Omar, secondo gli investigatori, era il vero bersaglio dei colpi di pistola. 

Ultimo aggiornamento: 21:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA