Frosinone, Settefrati e l'incubo spopolamento. Gli abitanti: «Prima c'erano forni e negozi, ora manca il lavoro»

Giovedì 23 Febbraio 2023 di Stefano De Angelis
Frosinone, Settefrati e l'incubo spopolamento. Gli abitanti: «Prima c'erano forni e negozi, ora manca il lavoro»


A Settefrati, cosi come in altri piccoli centri della Ciociaria, la flessione demografica si fa sentire. Si annida giorno dopo giorno nei vicoli, quelli che un tempo erano l'anima delle comunità. A Settefrati il saldo di fine gennaio certifica l'ulteriore calo: all'anagrafe i residenti sono 713, ma tra questi c'è anche chi vive stabilmente fuori, in altri paesi o città. «Nel centro storico ormai vivono soltanto circa 130-140 anime» spiegano dal Comune.

Anche le Poste sono aperte a giorni alterni: il martedì e il giovedì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato dalle 8.20 alle 12.45. È l'unico posto dove è possibile effettuare, tra l'altro, una ricarica telefonica. «Se dovesse chiudere anche questo ufficio, allora sarebbe la fine» taglia corto un anziano.

«In paese siamo ormai rimasti pressoché isolati ed è un guaio serio. Poi i problemi aumentano d'inverno, soprattutto quando c'è la neve. Per fortuna che c'è il bar, altrimenti regnerebbe il silenzio - spiega una pensionata -. Da tempo non ci sono più neanche i vigili urbani, prima erano tre: ora viene in paese un agente, ma soltanto per qualche giorno a settimana perché fa servizio anche in altro comune. Io per fortuna ho qualche familiare, sennò non saprei davvero cosa fare neanche per comprare un po' di carne». Poi evidenzia: «Purtroppo non c'è lavoro e i giovani vanno via. Sono pochi quelli che restano. E il paese si svuota. Bisogna fare qualcosa, studiare qualche soluzione, altrimenti tra pochi anni questo sarà un paese fantasma».

«Ai vecchi tempi c'erano ben tre forni e altri negozi - ricorda un anziano -.

Poi man mano siamo arrivati a questa situazione, davvero precaria».

Non sta meglio Pietrafitta, la frazione della parte bassa di Settefrati, anche se è più vicina agli esercizi commerciali di Gallinaro. Un paio di chilometri di distanza. Neanche lì, però, lungo quella striscia d'asfalto tra case abitate e altre vuote, ci sono più negozi. Qui vivono circa 300 persone.

«Una volta a Pietrafitta c'erano le Poste, la macelleria, un bar e due alimentari, l'ultimo ha chiuso alcuni anni fa. Ora ci sono rimasti il centro anziani e il circolo dei cacciatori - ricorda un uomo di mezz'età -. Fino allo scorso anno si vedevano gli alunni della materna e dell'elementare, che prima frequentavano su in paese nell'edificio vicino al Comune prima di essere trasferiti qui nello stabile che ospita il circolo anziani. Erano pochi, ma la frazione si animava almeno per un po'. Adesso che la scuola è stata soppressa per carenza di bambini, un'altra grave perdita, non ci sono più neanche loro. Ora seguono le lezioni chi a San Donato, chi a Gallinaro e chi ad Atina».

Sulla strada che conduce a Settefrati, allo svincolo per Pietrafitta, c'è l'unica farmacia: «Speriamo che resti almeno questa» dicono gli abitanti. Ad ogni modo sul territorio comunale insiste qualche altra attività: tre ristoranti all'esterno dell'area urbana, un numero ristretto tra agriturismi e B&B e diverse aziende agricole.

Ultimo aggiornamento: 18:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA