Omicidio di Thomas, tensioni dopo i commenti social: Roberto Toson controllato dai carabinieri

L'attesa degli esiti dell'inchiesta, ad oltre 5 mesi dall'assassinio, alimenta la rabbia

Mercoledì 5 Luglio 2023 di Pierfederico Pernarella
Omicidio di Thomas, tensioni dopo i commenti social: Roberto Toson controllato dai carabinieri

Omicidio di Thomas Bricca, dopo la rissa tornano le tensioni ad Alatri.

Questa volta protagonista è stato Roberto Toson, padre di Mattia, entrambi indagati per il delitto del 19enne. L'uomo, sempre nel centro storico, a due passi dal luogo dall'agguato, lunedì sera avrebbe affrontato alcune persone che avevano scritto commenti a lui non graditi sui social. Ci sarebbero stati momenti di nervosismo anche in relazione ai fatti di due sabati fa quando si sono affrontati, anche con qualche schiaffo, il figlio Mattia e alcuni amici di Thomas. Per questi ultimi il ritorno del giovane indagato a due passi dal luogo del delitto era sembrata una provocazione. Ed è bastato poco ad accedere la scintilla. Questa volta invece non c'è stato alcun scontro fisic, ma la presenza di Roberto Toson è stata segnalata ai carabinieri. All'arrivo dei militari dell'Arma di lui non c'era più traccia. È stato rintracciato poco dopo nei pressi dello stadio di Chiappitto dove è stato sottoposto a perquisizione che ha dato esito negativo.

L'atmosfera ad Alatri resta tesa. L'attesa degli esiti dell'inchiesta, ad oltre 5 mesi dall'omicidio, alimenta la rabbia per un delitto che per i più è rimasto senza colpevoli. La giustizia, soprattutto in un caso delicato come questo, ha i suoi tempi, ma quello che è successo lo scorso 30 gennaio è stato un fatto talmente sconvolgente che è difficile tenere a bada i sentimenti di rabbia e sconcerto. E i social network diventano lo spazio in cui esternarli nel modo più diretto possibile, anche se non sempre nel modo più appropriato.

LE REAZIONI

«Si continua con minacce e intimidazioni che alimentano, per una evidente provocazione, una situazione già di per sé molto fragile in relazione all'assenza di un verità acclarata», commenta Lorenzo Sabellico, zio di Thomas Bricca. «Noi - prosegue - dopo quello che è accaduto a mio nipote rispondiamo con i progetti che ci vedranno partecipi e attivi sul piano sociale. Non vogliamo vendette e non vogliamo strumentalizzare il disagio di nessuno, ne stiamo dando prova ogni giorno. Se qualcuno avesse capito il contrario, sbaglia di grosso. Attendiamo fiduciosi la conclusione di questa brutta storia che deve necessariamente indurci a riflettere, ma per quanto ancora?».

LE INDAGINI

L'inchiesta sull'omicidio, dopo l'esame sul telefono cellulare di Thomas, è dirittura d'arrivo. Le indagini si avviano verso la scadenza dei termini, sei mesi, ma la Procura, qualora non avesse gli elementi per chiudere il procedimento, può chiedere una proroga.
Pierfederico Pernarella
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