Anagni, capretta presa a calci e uccisa durante la festa di 18 anni: salgono a 14 gli indagati

Il padre di uno dei giovani accusati denuncia l’animalista Rizzi: «Violata ogni regola»

Martedì 5 Settembre 2023 di Marina Mingarelli
Anagni, capretta presa a calci e uccisa durante la festa di 18 anni: salgono a 14 gli indagati

Salgono a quattordici le persone indagate per la capretta uccisa ad Anagni.

I carabinieri della locale compagnia che si stanno occupando delle indagini stanno sottoponendo ad interrogatorio numerosi giovani che quella sera avrebbero assistito alla scena senza alzare un dito. Anzi, da alcune indiscrezioni trapelate sembra che più di qualcuno abbia istigato i due ragazzi a colpire l'animale che era già agonizzante. Non è escluso che nei loro confronti possa essere contestata l'istigazione al reato in concorso. Intanto il padre del ragazzino di 17 anni nella giornata di ieri si è recato presso lo studio dell'avvocato di fiducia Giampiero Vellucci ed ha fatto scattare una serie di denunce. A cominciare dall'influencer Enrico Rizzi che l'altra sera nella piazza di Fiuggi ha esposto la foto di uno dei ragazzi coinvolti etichettandolo come un assassino.

IL GENITORE

«Chi sbaglia paga- ha riferito il papà del diciassettenne - ma non sono certo queste persone che sono scese in piazza con la foto di mio figlio a doversi erigere a giudice». Il genitore oltremodo esacerbato da questo atteggiamento ha dato mandato al legale Vellucci di adire alle vie legale e rappresentarlo nelle opportune sedi. «Stiamo parlando di un minorenne ha continuato l'uomo- che non doveva essere identificato in alcun modo- Invece adesso tutta l' Italia conosce il volto di mio figlio che viene in continuazione minacciato ed insultato». L'altra sera in piazza Cavour la tensione era palpabile. Da una parte gli attivisti che chiedevano pene ancora più severe per chi si macchia di reati simili, dall'altra privati cittadini che dissentivano su quel comportamento che sapeva tanto di gogna mediatica. A sedare gli animi ci hanno pensato gli agenti di polizia che hanno accompagnato l'influencer nei locali del commissariato. A causa della tensione che si è venuta a creare in piazza i poliziotti hanno dovuto scortare l'attivista fino al casello autostradale.

IL QUESTORE

Adesso il questore di Frosinone Domenico Condello sta valutando se far scattare o meno il foglio di via per ben quattro persone che avrebbero scatenato una vera e propria campagna denigratoria nei confronti del minorenne, indifendibile quanto si voglia ma non per questo deve essere giudicato da chi non ne ha assolutamente l'autorità per farlo. Il ragazzino a detta dei genitori si rifiuta di uscire di casa per paura di essere aggredito e minacciato. Sul fronte delle indagini i carabinieri stanno lavorando incessantemente proprio per non lasciare nulla di intentato e portare sul tavolo del magistrato - sia della procura dei minori che di quella ordinaria - un corposo fascicolo. Intanto il padre del minorenne accusato di essere l'autore insieme ad un suo amico di quel deprecabile episodio ha ribadito di non aver ricevuto almeno fino a questo momento alcun avviso di garanzia.
 

Ultimo aggiornamento: 15:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA