Ucraina, primi scambi di prigionieri con i separatisti filo-russi

Martedì 9 Settembre 2014
Il leader Ucraino Poroshenko
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Ucraina e Russia tra prove di distensione e di tensione. Le buone notizie arrivano da Putin e Poroshenko, che continuano a mantenersi in contatto telefonico per mettere il punto finale alla crisi, e dal governo ucraino e dai ribelli filorussi che hanno cominciato a scambiarsi i prigionieri di guerra. Le meno buone che irritano Mosca arrivano dal fronte delle esercitazioni Nato e dall’imminente varo di un pacchetto di nuove sanzioni dell’Unione eruopea, che però si è presa del tempo supplementare per vararle.



I DUE CAPI DI STATO

I presidenti ucraino e russo nel corso di una conversazione telefonica, «hanno continuato a discutere dei prossimi passi per facilitare una soluzione pacifica della crisi nel sud-est dell'Ucraina» rende noto il Cremlino specificando che «il dialogo proseguirà». Sullo sfondo dei colloqui tra i due capi di Stato l’annuncio dei primi scambi di prigionieri. Il primo ad annunciarli è il premier dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, Aleksandr Zakharcenko, citato da Ria Novosti. «Ieri (domenica n.d.r.) abbiamo consegnato 28 prigionieri. In cambio abbiamo ricevuto i nostri, anche in numero superiore». Dopo circa un’ora, durante una visita a Mariupol, preceduta da alcuni colpi di arma da fuoco sparati contro alcuni check point ucraini, il presidente Poroshenko rivela che «negli ultimi quattro giorni siamo riusciti a liberare 1.200 nostri prigionieri».



L’UNIONE EUROPEA

Ma sul tavolo di Putin “atterrano” anche notizie che tengono in ansia il capo del Cremlino.
A Bruxelles i Ventotto hanno quasi finito di confezionare il pacchetto di nuove sanzioni; ma la loro applicazione slitta di qualche giorno e potrebbe essere congelata se Bruxelles riterrà che la Russia si sta comportando bene. «Se ci saranno sanzioni collegate al settore dell'energia, o ulteriori restrizioni a danno del settore finanziario russo, dovremo rispondere asimmetricamente» dice il premier Medvedev. Tra le «risposte asimmetriche» potrebbe esserci il divieto di srovolo dello spazio aereo russo. Sempre da Bruxelles, primo via libera del Parlamento europeo alla ratifica dell'accordo di associazione e di libero scambio con l'Ucraina. La commissione Esteri ha approvato a larghissima maggioranza una proposta in tal senso preparata dall'eurodeputato polacco Jacek Saryusz-Wolski (Ppe). L'obiettivo degli eurodeputati è arrivare al via libera finale della plenaria di Strasburgo il 16 settembre, lo stesso giorno in cui è previsto il voto del Parlamento ucraino. Dal Mar Nero, invece, arriva al Cremlino la notizia di manovre navali congiunte tra Ucraina e Usa nel Mar Nero che si protrarranno fino a domani. Le esercitazioni, alle quali partecipano anche Spagna, Canada, Romania e Turchia, sono focalizzate sulle tecniche della gestione di un'operazione internazionale per mantenere la sicurezza della navigazione di una regione colpita da una crisi. E da Berlino dell’esercitazione «su vasta scala» (impegnati oltre 5mila uomini) nel sud della Germania, di Stati Uniti e alcuni alleati europei che hanno simulato in particolare la liberazione di una città. «Queste esercitazioni hanno l'obiettivo di dimostrare come la Nato sia in grado di scoraggiare e impedire qualsiasi aggressione da parte della Russia se uno qualunque dei nostri alleati fosse attaccato», dice il generale Usa Frederick Hodges per rendere ancor più indigesto il messaggio al Cremlino
Ultimo aggiornamento: 15:58

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