Ucraina, Kiev: filorussi sparano
ai rifugiati. «Numerosi morti»

Lunedì 18 Agosto 2014
Ucraina, Kiev: filorussi sparano ai rifugiati. «Numerosi morti»
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Kiev ha accusato oggi i separatisti filorussi di aver causato numerosi morti civili sparando con mortai e lancia missili multipli Grad contro una colonna di rifugiati vicino a Lugansk, sulla strada tra Khriaschuvate e Novosvitlivka. Lo riferiscono varie fonti ucraine, tra cui il portavoce militare Andrii Lisenki. Tra le vittime, ha precisato quest'ultimo, anche donne e bambini.



Donetsk, una delle due roccaforti dei secessionisti filorussi nel sudest ucraino, è rimasta senz'acqua potabile: l'impianto di purificazione, la principale fonte di approvvigionamento della città, è fermo a causa dei danneggiamenti subiti dalla linea elettrica che lo alimenta, in seguito ai bombardamenti. Lo riferisce l'ufficio del sindaco, il qualche ha chiesto ai cittadini dotati di pozzi di aiutare i loro vicini.





Non ci sono stati risultati positivi su tregua e soluzione politica nei colloqui ieri a Berlino sulla crisi ucraina: lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov in una conferenza stampa a Mosca. Il cessate il fuoco «deve essere senza condizioni», mentre Kiev continua a porre condizioni «molto vaghe». Quanto all'avvio di una soluzione politica che includa tutte le regioni e le forze politiche, il capo della diplomazia russa ha sottolineato che le leggi sulla 'lustrazione' (l'esclusione da certe professioni di persone compromesse con il vecchio regime, ndr) e sul bando di partiti politici all'esame della Rada (il Parlamento ucraino) «portano alla divisione del Paese».



Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov assicura che nel colloquio di Berlino con le sue controparti di Ucraina, Germania e Francia, è emerso il via libera al convoglio di aiuti umanitari russi (280 camion) diretti all'est dell'Ucraina e fermo alla frontiera. «Tutte le questioni sono state risolte. Accordi sono stati raggiunti con l'Ucraina e il Comitato internazionale della Croce rossa», ha spiegato. Per il resto, nessun altro risultato sembra essere stato raggiunto nella riunione che ieri si è protratta per oltre cinque ore. Lavrov ha ribadito che «fino a che Kiev persegue una soluzione militare, gli sforzi internazionali (per risolvere la crisi, ndr) non avranno successo». Gli ucraini, ha aggiunto, «continuano a fare richieste vaghe». Il ministro tedesco Frank-Walter Steinmeier ha parlato di progressi raggiunti su alcuni punti, senza tuttavia risultati concreti.



Avvio di seduta in forte rialzo per le borse europee, che leggono segnali positivi sul fronte geopolitico dai colloqui tra Russia e Ucraina a Berlino e dai progressi militari dei curdi in Iraq. Francoforte sale dell'1,69%, Parigi dell'1,53% e Londra dello 0,72%. Milano avanza dell'1,48%.



La Commissione Ue ha dato il via alle misure per stabilizzare il mercato di frutta e verdura colpite dal blocco delle importazioni deciso dalla Russia. Ci sono a disposizione fino a 125 milioni di euro sino a novembre, a cui potranno accedere tutti i produttori. A essere coperti dagli aiuti Ue sono quei prodotti freschi di stagione non stoccabili e senza mercati di vendita alternativi immediatamente disponibili: pomodori, carote, cavolo bianco, peperoni, cavolfiori, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, frutti rossi (fragole, lamponi, ribes, mirtilli, more, uva spina), uva da tavola e kiwi. Le misure d'emergenza che rientrano nel quadro della Pac lanciate da Bruxelles, che verranno ufficialmente formalizzate nei prossimi giorni ma che hanno valore retroattivo a partire da oggi, prevedono ritiri dal mercato per la distribuzione gratuita e compensazioni per la non-raccolta e la raccolta anticipata. L'assistenza finanziaria andrà a tutti i produttori, inclusi quelli che non fanno parte di organizzazioni di produttori. La situazione del mercato dell'ortofrutta verrà monitorata settimanalmente dagli esperti della Commissione Ue e degli stati membri, così come verrà tenuta sotto controllo quella degli altri settori colpiti dal bando russo delle esportazioni. Bruxelles è pronta a prendere ulteriori misure o a modificare quelle già adottate se necessario. «Un'azione precoce - ha dichiarato il commissario Ue all'agricoltura Dacian Ciolos - fornirà un sostegno efficace al prezzo pagato ai produttori sul mercato interno, aiuterà il mercato ad accomodarsi e ad essere redditizio».



La crisi Ucraina, che si sta ripercuotendo in maniera inaspettata sul settore agroalimentare europeo, sta colpendo anche le produzioni italiane e venete, a causa del blocco delle importazioni di beni agroalimentari attuata dalla Russia. Primo Anselmi, presidente di Fedagri Veneto, ha inoltrato i giorni scorsi una lettera aperta al Governatore Luca Zaia affinché possa attivarsi nelle sedi più opportune per salvaguardare un comparto così importante in Veneto.
Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 11:08

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