Il presidente di Federalberghi, non basta il lavoro di intelligence, serve presenza sul territorio Roma, 19 nov. (AdnKronos) - «Purtroppo dopo gli attentati di Parigi un rallentamento del flusso dei pellegrini ci sarà. È sintomatico, è un fatto emotivo». È quanto afferma all'Adnkronos il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli, che aggiunge: «Si tornerà alla normalità probabilmente in primavera, tra febbraio e marzo, quando saranno passati tre mesi dall'attentato, naturalmente se non accadrà nulla», sottolinea il presidente di Federalberghi Roma.
Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 11:07
Sulle misure di sicurezza messe in atto dal Governo per fronteggiare l'allarme attentati nella Capitale, Roscioli continua: «Roma deve essere presidiata dalle forze dell'ordine, siamo costretti a farlo e la presenza sul territorio è molto importante. Purtroppo - denuncia il presidente di Federalberghi Roma - ieri sera alla stazione Termini non c'era nessuno, e questo non va bene, perché è necessario non abbassare mai la guardia. Ho notato che da lunedì a 24 ore fa la presenza delle forze dell'ordine è già diminuita», lamenta. D'altra parte, conclude, «eravamo abituati che gli obbiettivi dei terroristi erano gli Stati Uniti e l'Inghilterra, ora invece abbiamo capito che siamo tutti potenziali obbiettivi e, oltre a un lavoro di intelligence, non si può abbandonare la presenza sul territorio».