Primo capo di Stato gay Ue: chi è il nuovo presidente della Lettonia Edgars Rinkevics. Chi sono i leader omosessuali in Europa

A maggio, Rinkevics è stato eletto dal parlamento lettone

Sabato 8 Luglio 2023
Lettonia, eletto il primo di capo di Stato gay Ue: chi è Edgars Rinkevics. Quali sono gli altri premier e presidenti omosessuali

L'Unione europea si tinge con i colori dell'arcobaleno, almeno in parte. Edgars Rinkevics ha prestato giuramento come presidente della Lettonia: è il primo capo di Stato gay di una nazione dell'Ue, secondo quanto riporta la Bbc. 

Il ruolo di Edgars Rinkevics 

Rinkevics, che dal 2011 è stato ministro degli Esteri, ha prestato giuramento oggi a Riga. Il presidente della Repubblica in Lettonia ricopre soprattutto ruoli cerimoniali, ma può porre il veto alla leggi e indire referendum.

L'Ue ha già avuto capi di governo dichiaratamente gay, ma mai un capo di Stato. Rinkevics, 49 anni, ha fatto coming out nel 2014 e da allora è stato un fermo sostenitore dei diritti LGBT

A maggio, Rinkevics è stato eletto dal parlamento lettone come presidente del paese al terzo turno di votazioni.

Oggi, nel suo discorso inaugurale, Rinkevics ha promesso di continuare a sostenere lo sforzo bellico in corso dell' Ucraina contro la Russia. Ha detto che la politica estera della Lettonia «non ha tempo per gli errori», aggiungendo che agirà «in modo rapido, deciso e saggio». Rinkevics ha poi incoraggiato i giovani lettoni a «rompere il soffitto di cristallo», definendo la disuguaglianza un «problema significativo».

«Il divario sociale nella nostra società è troppo grande», ha detto, «durante la mia presidenza mi batterò per la creazione di una Lettonia moderna e forte, per una Lettonia legale e giusta, per il benessere delle persone, per una società inclusiva e rispettosa. Ed è possibile per tutti noi raggiungere questo obiettivo lavorando insieme». Rinkevics prende il posto di Egils Levits, che è stato presidente per quattro anni, e rappresenterà la Lettonia al vertice della Nato la prossima settimana a Vilnius, in Lituania. 

Il matrimonio gay in Lettonia

Il matrimonio gay è illegale in Lettonia, anche se nel 2022 la Corte costituzionale del Paese ha riconosciuto le unioni tra persone dello stesso sesso. 

Lo scorso giugno, la Corte Suprema ha stabilito che anche le coppie omosessuali rientrano nel concetto di famiglia, in quanto tra i partner esistono stretti legami personali basati sulla comprensione e sul rispetto.

La Corte Suprema ha stabilito, inoltre,  che le coppie omosessuali devono rivolgersi al tribunale per ottenere il riconoscimento legale della loro relazione. Un giudice deve quindi stabilire se la relazione è classificabile come una relazione familiare. La decisione del giudice può essere appellata al tribunale amministrativo distrettuale entro un mese.

L'ex presidente della Corte Costituzionale, Sanita Osipova, si rammarica del fatto che le coppie omosessuali debbano ancora rivolgersi al tribunale per dare uno status ufficiale alla loro relazione. «Il sistema giudiziario ci sta lavorando da molto tempo. E bisogna capire che le coppie omosessuali hanno iniziato a difendere i loro diritti nel processo amministrativo molti anni fa», ha detto. La Osipova auspica che le coppie omosessuali vengano riconosciute attraverso atti normativi. 

Xavier Bettel: il precedente in Lussemburgo

«Sono gay, liberale e di origine ebraica». Queste le parole del discorso del primo ministro del Lussemburgo Xavier Bettel, avvenuto un anno fa a Strasburgo. Ecco qual è il passaggio più forte: «Durante la Seconda guerra mondiale, essere gay, di origine ebraica e liberale mi avrebbe condannato a morte tre volte. Oggi sono un uomo libero e sono a capo di un governo eletto». Così il primo ministro lussemburghese alla Plenaria dell'Eurocamera alle celebrazioni per i 70 anni dell'organo che ha sede a Strasburgo (2022, ndr.).

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«Possiamo essere diversi, avere opinioni diverse, ma questo non è un limite. È la ricchezza del progetto europeo, deve restare la nostra forza», disse Bettel tra gli applausi della Plenaria. 

Brnabic, la premier della Serbia

La Brnabic, invece, premier dal 2017, ha avuto un figlio assieme alla compagna Milica Djurdjic, medico. La premier ha anche partecipato al Gay Pride organizzato in Serbia: un gesto piuttosto rivoluzionario, in una nazione in cui fino a qualche anno prima la manifestazione era vietata «per motivi di ordine pubblico».

La premier serba è il quinto capa di governo apertamente gay. 

La prima volta non si scorda mai

«Precursore» fu nel 2009 la prima ministra islandese Jóhanna Sigurðardóttir. Eletta nel 2009, si era già unita civilmente alla sua compagna Jónína, autrice e sceneggiatrice.

Due anni dopo è stato eletto in Belgio il socialista Elio Di Rupo: il neopremier, figlio di una coppia emigrata dall’Abruzzo, aveva fatto coming out nel 1996.

 

Nel 2017 invece è stato eletto in Irlanda Leo Varadkar, primo ministro apertamente gay che si era battuto per il referendum del 2015 con cui gli irlandesi, modificando la Costituzione, hanno introdotto il matrimonio tra persone dello stesso sesso: «Saremo il primo Paese nel mondo a custodire l'uguaglianza nel matrimonio nella nostra Carta, e a farlo con un mandato popolare», aveva detto. «In questo giorno è un orgoglio essere irlandesi».

Ultimo aggiornamento: 17:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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