Gaza, protesta il mondo arabo. Biden «indignato» cancella il summit con Abu Mazen in Giordania. Il conflitto rischia di allargarsi?

Israele insiste: "La Jihad islamica dietro la strage dell'ospedale"

Mercoledì 18 Ottobre 2023 di Marta Giusti
Gaza, protesta il mondo arabo. Biden «indignato» cancella il summit con Abu Mazen in Giordania

Proteste del mondo arabo, molte città in piazza per manifestare il proprio sostegno al popolo palestinese. Proteste e scontri in Tunisia e Sud America. Così il conflitto potrebbe allargarsi. Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato di essere «indignato e profondamente rattristato dall'esplosione» in un ospedale di Gaza City e dalle «terribili perdite che ne sono derivate».

In una dichiarazione ufficiale rilasciato a bordo dell'Air Force One diretto in Israele, Biden afferma di aver parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e con il re Abdullah II di Giordania «subito dopo aver appreso la notizia» e di aver chiesto ai suoi consiglieri di «continuare a raccogliere informazioni su cosa sia successo esattamente».

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Israele intanto, ribadisce che l'esplosione avvenuta ieri nell'ospedale al-Ahli di Gaz è stata causata da un razzo difettoso lanciato ieri alle ore 18.59 dalla Jihad islamica da un cimitero non lontano. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, in un conferenza stampa in cui ha mostrato immagini degli eventi di ieri sera. Israele, ha aggiunto, ha anche la registrazione di una conversazione fra miliziani palestinesi che confermerebbe il lancio di un razzo difettoso. Dall'inizio del conflitto, ha precisato, 450 razzi palestinesi difettosi sono esplosi all'interno della Striscia.

I PAESI ARABI

I 22 paesi arabi alle Nazioni Unite si sono uniti nel chiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza in seguito alla devastante esplosione e all'incendio in un ospedale della città di Gaza. Riyad Mansour, l'ambasciatore palestinese all'Onu, ha affermato che i membri del Gruppo arabo sono «indignati da questo massacro» e sono anche uniti nel chiedere la consegna immediata di aiuti umanitari e nella prevenzione dello «spostamento forzato» dei palestinesi. Mansour ha affermato che dopo il «massacro» l'obiettivo più importante è il cessate il fuoco perché «salvare vite umane è la cosa più importante.

 

SUD AMERICA

Si stanno estendendo anche in America Latina le proteste seguite al bombardamento dell'ospedale a Gaza. In Colombia, circa 300 persone si sono radunate vicino alla sede dell'ambasciata palestinese a Bogotà per esprimere il loro sostegno alla popolazione. I dimostranti hanno bloccato il traffico e bruciato le immagini del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Oltre un centinaio di persone hanno manifestato anche a Porto Rico, concentrandosi davanti alla Corte federale a Hato Rey. Sventolando bandiere palestinesi, la folla ha occupato le corsie in entrambe le direzioni per denunciare il «genocidio» dei palestinesi e ripudiare la presunta ritorsione di Israele dopo l'attacco a sorpresa di Hamas. La protesta è stata indetta da varie organizzazioni sociali, tra cui il Collettivo femminista in costruzione.

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