Bombe sull'ospedale di Gaza, mondo arabo in fiamme: evacuate ambasciate di Israele in Marocco e Egitto

Mercoledì 18 Ottobre 2023 di Mauro Evangelisti
Bombe sull'ospedale di Gaza, mondo arabo in fiamme: Giordania e Abu Mazen annullano l’incontro con Biden

Il Ministero degli Esteri israeliano ha disposto l'evacuazione dello staff delle ambasciate di Israele in Marocco e in Egitto a causa delle locali manifestazioni di protesta per i bombardamenti sulla striscia di Gaza.

Lo riferisce il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth nel suo sito web, aggiungendo che l'evacuazione si unisce allo stato di allerta annunciato in tutte le ambasciate israeliane nel mondo

Le proteste del mondo arabo

A Ramallah, in Cisgiordania, migliaia di persone sono scese in strada, protestando, chiedendo la caduta di Abu Mazen e scontrandosi con le forze di sicurezza dell’Autorità palestinese che hanno lanciato lacrimogeni. In Giordania la folla ha preso di assalto l’ambasciata israeliana. In Turchia agli israeliani che si trovano nel Paese è arrivato un messaggio della loro ambasciata invitandoli ad andarsene immediatamente. Il consolato ad Istanbul è stato assediato da migliaia di persone che protestavano. La strage dell’ospedale di Gaza che secondo Hamas è stata causata da un bombardamento l’esercito israeliano e secondo quest’ultimo, invece, è stata provocata dal fallito lancio di un missile di un’altra organizzazione terroristica (Jihad islamica), ha accesso tutto il mondo arabo. Non solo la popolazione, ma anche i leader. Il presidente dell’Anp Abu Mazen ha cancellato l’incontro con Joe Biden atteso per oggi in Israele. E lo stesso ha fatto la Giordania, annullando il vertice a quattro a cui avrebbero dovuto partecipare anche l’Egitto. Il “quarto” sarebbe stato proprio Abu Mazen che ieri ha anche proclamato tre giorni di lutto «e bandiere a mezz’asta per i martiri del massacro all’ospedale battista e tutti i martiri del popolo». «Il summit è stato cancellato perché non serve parlare di qualsiasi altra cosa che non sia fermare la guerra» ha detto il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi. Il leader di Hamas Ismail Haniyeh: «Gli Usa sono responsabili della strage per la copertura che danno a Israele». L’Iran - sponsor di Hamas - parla di «brutale crimine di guerra». Erdogan, presidente turco: «Invito tutta l’umanità ad agire per fermare questa atrocità senza precedenti nella storia. Attaccare un ospedale in cui si trovano donne, bambini e civili innocenti è l’ultimo esempio degli attacchi di Israele privi dei più elementari valori umanitari». Russia ed Emirati Arabi hanno chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite. In una nota del Ministero degli Esteri «l’Egitto condanna con la massima fermezza il bombardamento israeliano dell’ospedale battista di Gaza che ha provocato centinaia di vittime innocenti. Questo deliberato bombardamento di strutture civili costituisce una grave violazione delle disposizioni del diritto internazionale e umanitario e dei valori più basilari dell’umanità». Ad oggi appare impossibile che il processo in corso di normalizzazione dei rapporti tra Israele e i paesi arabi dell’area possa proseguire. Al Jazeera racconta che il ministero degli Esteri del Qatar ha «rilasciato una dichiarazione in cui condanna fermamente il raid aereo israeliano sull’ospedale di Gaza che ha ucciso centinaia di civili. “L’espansione degli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza fino a includere ospedali, scuole e altri centri abitati è una pericolosa escalation”». E uno degli analisti di Al Jazeera scrive senza troppi giri di parole: «I palestinesi rischiano un “genocidio mirato”». Anche gli organi internazionali condannano quanto successo (ma ripetiamolo sulle responsabilità ci sono versioni contrastanti).

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DOLORE

«Siamo scioccati» hanno detto i rappresentanti delle Nazioni unite, secondo cui anche altre strutture sono state colpite in questi giorni. Il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus: «Condanno fermamente l’attacco all’ospedale. I primi rapporti parlano di centinaia di morti e feriti. Chiediamo la protezione immediata dei civili e dell’assistenza sanitaria e la revoca degli ordini di evacuazione». Medici senza frontiere: «Siamo inorriditi». Dalla Ue parla il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, che ricorda: «Il raid israeliano contro un ospedale non è in linea con il diritto internazionale». Più prudente Ursula von der Leyen, presidente della Commissione: «Dobbiamo aspettare delle conferme». Le due posizioni da giorni hanno mostrato differenti sensibilità.
 

Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 14:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA