Era il marzo del 2013 quando, in occasione delle feste di Pasqua, le mamme e le nonne dell’istituto romano Marymount, creative, fantasiose e consapevoli, avevano organizzato, come da tradizione, il Bazar nella grande sala del Beziers Hall, un mercatino colorato di uova di cioccolata per raccogliere fondi da inviare alle missioni delle suore del Sacro Cuore di Maria in Mozambico.
Per omaggiare gli ospiti, favorire la conoscenza e l’incontro tra tradizioni e ideali, era stata imbandita una tavola con tovaglia rossa, il Corano, la bandiera iraniana, una ciotola di acqua, candele accese simbolo di luce, uno specchio, le uova colorate, due pesciolini rossi, la mela, chicchi di lenticchie germogliati e leccornie con dolcetti tipici del Paese persiano. Secondo la tradizione dell’Haft Sin, questi elementi porterebbero fortuna, salute, prosperità, purificazione spirituale e lunga vita nelle case della gente.