Ritira la figlia di 3 anni dall'asilo: «Le maestre continuavano a prenderla in braccio per calmarla, ma a lei non piace»

Il racconto di una mamma costretta a trasferire la figlia di tre anni in un altro asilo per via delle raccomandazioni ignorate dalle maestre: alla bimba non piaceva essere presa in braccio ma loro non se ne curavano

Martedì 25 Luglio 2023
«Non mi piacciono le maestre perché mi prendono in braccio», e continuano a farlo: mamma costretta a cambiare asilo per la figlia

Una mamma ha ritirato la figlia di tre anni dall'asilo. Il motivo? Le maestre la prendevano spesso in braccio per calmarla, ottenendo l'effetto opposto. Ogni volta che ci proavano, scatenando reazione alquanto infastidita della bambina: urla, crisi di panico, scalciate furiose. 

«A mia figlia non è mai piaciuto essere toccata. Anche da piccola non era affettuosa con nessuno. Certo, fa le coccole alla sua mamma e al suo papà...ma comunque non è il tipo di bambina che potresti coccolare per dormire o con cui accoccolarsi sul divano», ha raccontato Sophea Manzl sul blog dedicato alle madri "kidspot.com", un portale che contribuisce all'audience di "news.com", la testata online più letta d'Australia

Raccomandazioni ignorate

Secondo quanto si legge tra le righe dell'articolo, la madre aveva riferito al personale scolastico (preside incluso) l'avversione della bambina al contatto fisico, spiegando anche quali erano i modi migliori per calmata: «darle il suo giocattolo preferito o allontanarla momentaneamente dagli altri bambini».

Raccomandazioni a sue detta poco ascoltate dalle maestre. 

«Non dimenticherò mai di aver guardato fuori dalla finestra verso l'area esterna, dove giocavano tutti i bambini, e di aver visto l'insegnante che prendeva in braccio mia figlia e cercava di abbracciarla. Mia figlia era assolutamente fuori di sé'», ha aggiunto sempre la madre. Dopo aver ribadito le stesse raccomandazioni alla scuola, le cose non sarebbero affatto cambiate: le maestre - stando sempre al suo racconto - continuavano a non prestare attenzione alle particolari esigenze della bambina, adottando con lei lo stesso approccio fallimentare. 

Dopo un mese di asilo mia figlia non si era ancora ambientata. «Mi ha detto "non mi piacciono le mie maestre, non mi piace quando mi coccolano" - prosegue il racconto - Non si sentiva al sicuro. Era terrorizzata all'idea di andare all'asilo e aveva sempre un'ansia terribile ogni volta».

Cambio di scuola

A quel punto l'unica soluzione era cambiare asilo. E così è stato. La madre della bambina ha dovuto di nuovo riferire al personale scolastico le esigenze della figlia. Ma questa volta, almeno, sarebbe servito a qualcosa.

«Sono stati incredibili - commenta a proposito il genitore - Hanno allestito per lei uno spazio tranquillo e confortevole con cuscini, libri e nessun'altra persona in giro. L'hanno lasciata sedersi e guardare fino a quando non si è sentita a suo agio nel partecipare a qualsiasi attività. Hanno persino letto a mia figlia un libro che parlava di un altro bambino a cui non piaceva essere toccato».  

Insomma un cambio di approccio che avrebbe aiutato la bambina a fidarsi delle maestre e delle persone intorno a lei. Sì, cambiare asilo era stata la scelta giusta: «Dopo un paio di settimane nella nuova scuola materna, mia figlia è tornata a casa e ha detto: "mi piacciono le mie maestre mamma, sanno che non mi piacciono gli abbracci" - ha detto mamma Sophea - Adesso è una bambina completamente nuova, si sta godendo le sue giornate, fa amicizia e non piange più quando la accompagno all'asilo».

Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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