Javier Milei, chi è il favorito alle presidenziali argentine: dal video con la motosega alle “allucinazioni” in diretta tv

Candidato antisistema, cavalca voto di protesta degli argentini

Domenica 19 Novembre 2023
Javier Milei, chi è il candidato (favorito) alle presidenziali argentine: dal video con la motosega alle allucinazioni in tv

Il grande pubblico lo ha conosciuto dapprima come un veemente e sagace polemista televisivo che assicurava altissimi rating con i suoi feroci improperi contro «la casta politica corrotta» e i suoi discorsi antisistema. Concetti che hanno attecchito rapidamente e infuso speranza in molti argentini, tanto che il salto dalla televisione alla politica è risultato alla fine quasi inevitabile. Il candidato ultraliberista alla presidenza dell'Argentina, il 53enne leader de La Libertad Avanza, Javier Milei, ha scalato in pochi anni i vertici della politica cavalcando lo scontento e la rabbia per la grave crisi economica del Paese.

Chi è

Lui si definisce come un economista anarco-capitalista che si rifà alle teorie più radicali del laissez-faire dei primi anni del '900.

Un radicalismo libertario che lo ha portato nel corso del tempo a manifestarsi a favore, tra le altre cose, della compravendita di organi e della creazione di un mercato delle adozioni, così come della liberalizzazione della vendita di armi e della distruzione della Banca Centrale. Milei rifiuta di appartenere ideologicamente all'ultradestra. Ma per la sua avventura politica ha scelto come vice un'avvocata conosciuta per aver difeso molti dei militari condannati per crimini compiuti durante la dittatura, Victoria Villaruel.

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La motosega

Il leader di Lla ha aderito inoltre alla Carta di Madrid, documento promosso dal partito dell'estrema destra spagnola Vox che si propone frenare l'espansione del comunismo nella regione iberoamericana. E se dovesse conquistare la presidenza, Milei ha annunciato che non manterrà relazioni con Paesi dell'area comunista e socialista, tra i quali anche il principale socio commerciale dell'Argentina. il Brasile guidato da Luiz Inacio Lula da Silva. Obbligato a tessere un'alleanza strategica con il centrodestra dell'ex presidente Mauricio Macri in vista del ballottaggio, il candidato ultraliberista ha moderato tuttavia nelle ultime settimane molte delle sue proposte più controverse, abbandonando anche l'immagine iconica dei primi comizi che lo vedeva sempre imbracciando una motosega.

Le allucinazioni in tv

Già il 28 ottobre, Milei aveva lasciato di stucco gli spettatori durante un'intervista in diretta sul canale A24. Prima si era lamentato di un presunto mormorio di voci nello studio. Poi ha risposto in maniera incoerente ad una domanda sul meme della papera e il leone e la sua alleanza con la Bullrich: «Così come c'è un salame o tre salami che danno il loro parere da un computer, sai una cosa? Mentre guardano la signora su Internet, io sono in mezzo alle sue lenzuola». Ma se c'è chi si interroga sulla salute mentale di Milei, le sue intemperanze non scoraggiano i sostenitori, che accorrono in massa ai suoi comizi e lo seguono con entusiasmo sui social, fra teorie complottiste e filmati su Tik Tok. In un paese economicamente disastrato, dove la sfiducia nei confronti della classe politica è un sentimento diffuso, la retorica anticasta fa breccia fa moltissimi elettori.

Putin e Usa

Nell’ultimo dibattito televisivo in vista del ballottaggio del 19 novembre, come riporta Ansa, Milei ha detto quanto di seguito: “Ho affermato in ripetute occasioni il mio allineamento con gli Stati Uniti, con Israele e con il mondo libero e non sono disposto a intavolare relazioni con quelli che non rispettano la democrazia liberale, e che non rispettano le libertà, ma le relazioni commerciali le stabiliscono i privati“. Un chiaro riferimento a Putin e alla guerra in Ucraina

Ultimo aggiornamento: 21:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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