Ianukovich in conferenza stampa: «Morti in Ucraina colpa dell'Occidente»

Venerdì 28 Febbraio 2014
Ianukovich in conferenza stampa: «Morti in Ucraina colpa dell'Occidente»
Io continuer a lottare, cos ha esordito nella sua conferenza stampa a Rostov sul Don, Victor Ianukovich, il deposto presidente ucraino, apparso in pubblico per la prima volta dopo la sua fuga da Kiev.

«Chiedo il rispetto dell'accordo firmato il 21 febbraio tra me, i leader dell'opposizione e tre ministri europei, presente anche un rappresentante russo - ha spiegato - L'Ucraina è nelle mani di giovani neofascisti. Non sono stato rovesciato, ma costretto a lasciare il Paese dopo le minacce subite».



Fuga. Sulla sua fuga ha detto che la sua auto è stata colpita da proiettili a Kharkov e dopo un vano tentativo di partire in aereo, è stato costretto a prendere un elicottero e quindi in auto fino alla Crimea. Da li ha poi raggiunto Rostov sul Don dove è statao accolto da un «vecchio amico». Il deposto presidente si è «scusato di fronte ai veterani e poi al popolo ucraino per ciò che è accaduto: «Mi sono mancate le forze per mantenere la stabilità ed evitare il caos», ha detto.



Putin. Alla domanda se Vladimir Putin lo riconosca come presidente, Viktor Ianukovich ha risposto: «Io sono un presidente legittimamente eletto in elezioni libere e democratiche, e tale resto, non ho avuto ancora un incontro con Putin, appena lo avrò potrò capire il suo atteggiamento e discutere la situazione, solo allora potrò rispondere a questa domanda».



Sulla Crimea: «Deve continuare a fare parte dell'Ucraina. Escludo di voler chiedere l'aiuto militare della Russia.



Europa. Ianukovich ha poi puntato il dito contro l'Europa: «La crisi e i morti in Ucraina sono il risultato della politica irresponsabile dell'Occidente».



La repressione. Elogiando l'operato delle teste di cuoio Berkut giudicate responsabili della repressione violenta della protesta, ha dichiarato: «Gente coraggiosa, che stava lì disarmata e contro la quale sparavano, lanciavano molotov».



Elezioni. Sulle prossime elezioni in programma ha detto di non volervi partecipare perché sono «illegali» la consultazione elettorale. Sulla sua avversaria politica Yulia Timoshenko ha detto di non sapere quale sarà la sua prossima mossa: «Non so quale sarà il suo destino, se vorrà candidarsi o meno, penso che il popolo ucraino risponderà a questa domanda, se c'è posto o meno per lei in politica. Nulla di personale contro di lei, non le auguro nulla di male ma è stata riconosciuta colpevole da un tribunale per aver firmato un contratto per le forniture di gas russo «costato 20 miliardi di dollari alle casse dello Stato»

Ultimo aggiornamento: 16:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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