Francia, Fillon convocato dai giudici per gli incarichi fittizi alla moglie: «Non mi ritiro, l'indagine assassina il voto»

Mercoledì 1 Marzo 2017
Francia, Fillon convocato dai giudici per gli incarichi fittizi alla moglie: «Non mi ritiro, l'indagine assassina il voto»
16

Il candidato dei Républicains, il partito della destra moderata, alle presidenziali in Francia François Fillon è stato convocato dai giudici di istruzione nel quadro dell'inchiesta che riguarda i sospetti impieghi fittizi di cui avrebbero beneficiato la moglie Penelope e i figli. Fillon «è convocato dai giudici istruttori», ha anticipato stamani il Journal du dimanche. «Questo ha causato l'annullamento stamani della visita al Salon de l'agriculture», ha aggiunto il giornale.

«Non mi arrendo, non mi ritiro», ha commentato Fillon, aggiungendo che non i giudici ma «solo il suffragio universale» potrà decidere sul suo conto. «Sì, sono candidato alla presidenza della Repubblica».

Dopo l'attacco di Fillon il presidente francese, Francois Hollande, è sceso in campo per difendere i giudici. «In quanto garante dell'indipendenza dell'autorità giudiziaria, tengo a sollevarmi solennemente contro qualsiasi tentativo di mettere in dubbio i magistrati». E ancora: «Una candidatura all'elezione presidenziale non autorizza a gettare il sospetto sul lavoro di poliziotti e giudici». 

Inoltre, per Hollande una candidato alle presidenziali non è autorizzato a «creare un clima di sfiducia incompatibile con lo spirito di responsabilità e, peggio ancora, a lanciare accuse, estremamente gravi, contro la giustizia e più ampiamente contro le nostre istituzioni. Il popolo francese è sovrano. Si pronuncerà nella prossima elezione presidenziale. Ma ricordo che anche la Giustizia si pronuncia in suo nome e nessuno può sottrarsi», ha concluso Hollande.

Intanto l'Udi, il partito centrista alleato con i Républicains, «sospende» la sua partecipazione alla campagna di Francois Fillon.

L'Udi convocherà un consiglio esecutivo straordinario la settimana prossima per decidere se continuare a sostenere o meno il candidato della Destra travolto dal "Penelope-gate".

Fillon ha poi confermato di aver ricevuto una convocazione dei giudici per il 15 marzo, due giorni prima del termine ultimo per le candidature presidenziali. Una decisione, per lui, «interamente calcolata» per «impedirmi di essere candidato». «Con questa scelta di calendario si assassina non solo me ma l'intera elezione presidenziale», «è un omicidio politico». Quanto alla convocazione, «ci andrò», ha concluso.

«Penelope è casa sua, sta benissimo». Così intanto un'altra fonte molto vicina a Fillon contattata da Le Figaro, ha descritto la situazione della moglie dell'ex premier francese. La stessa fonte smentisce categoricamente la notizia secondo cui Penelope Fillon sarebbe stata messa in stato di fermo nel quadro dell'inchiesta sui presunti impieghi fittizi di cui avrebbe beneficiato.

Intanto Patrick Stefanini, direttore della campagna di François Fillon avrebbe presentato le sue dimissioni al candidato. È quanto riportato dal sito del Figaro che ha contattato due membri del partito. «Ma le dimissioni non sono state ancora accettate», hanno aggiunto.



 

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 09:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci