Città del Vaticano – La Chiesa beatifica un feto.
La famiglia Ulma, agricoltori molto modesti, era composta da papà Josef (44 anni) e mamma Wiktoria (32 anni) in quel periodo in stato interessante, era ormai arrivata all'ottavo mese, e poi Stasia (7 anni), Basia (6), Wladziu (5), Franio (4), Antos (3) e Marysua (2). A Markowa vivevano diverse famiglie ebree e un gruppo di famiglie di cattolici decisero di nasconderle. Scelta che fecero anche Josef e Wiktoria, aprendo la propria fattoria a ben otto persone, tra cui anche dei minori, nascondendoli nel soffitto, in una rimessa, dietro la stalla. Per gli Ulma la parabola del Buon Samaritano era uno stile di vita valido per ogni buon cristiano. Durante l'occupazione il clima era opprimente e velenoso e naturalmente non mancavano i collaboratori, tra cui una persona che fu responsabile di una delazione fatale. Il 24 marzo 1944 arrivarono alla fattoria decine di soldati nazisti stanando subito gli ebrei. Poi passarono a dare una esemplare lezione a Josef e Wiktoria che vennero condotti fuori dalla casa e uccisi davanti ai loro figli. Poi passarono a massacrare letteralmente i sei bambini. Viktoria, in stato interessante, in quei momenti di tensione e disperazione iniziò ad avere le prime contrazioni, ma fu uccisa subito. Dalle deposizioni rese da alcuni testimoni al processo contro il delatore, nell'immediato dopoguerra, emerse che dal corpo di Viktoria si intravedeva il feto che in posizione podalica spuntava con il capo. Se ne accorsero quando i corpi furono riesumati per essere collocati nelle bare e sepolti assieme, in un periodo successivo.
Un libro inchiesta condotto da un prete polacco - don Pawel Rytel-Andrianik e la giornalista italiana Manuela Tulli - intitolato «Uccisero anche i bambini. Gli Ulma, la famiglia martire che aiutò gli ebrei», pubblicato dalle Edizioni Ares (pagine 152, euro 15) – scorre drammatico, come un racconto a presa diretta che permette al lettore di conoscere il quadro generale di riferimento, la vita quotidiana e normalissima di Josef e Wiktoria prima della spaventosa fine. Il libro mostra anche come in Polonia cattolici ed ebrei convivessero pacificamente nelle piccole realtà rurali. E' un libro sconvolgente, ricco di fonti storiche e capace di comporre obiettivamente l'affresco storico dell'occupazione nazista in Polonia e nello stesso tempo di fare affiorare la potenza del Vangelo nel difendere la vita umana. Il fatto che la Chiesa abbia deciso di beatificare anche un feto è un aspetto di novità capace di fare riflettere sul tema deli'aborto.
La cerimonia di beatificazione autorizzata da Papa Francesco previa firma del relativo decreto, si terrà a Marcowa, in Polonia e sarà celebrata dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione per i santi alla fine della prossima settimana.
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