Concorsi, statali in fuga dal Nord per il caro-vita. Spesa e affitti più alti: coperto solo il 75% dei posti disponibili

Martedì 14 Novembre 2023, 23:57 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 10:41

Gli step

I primi campanelli di allarme sono suonati all’inizio del 2022. Allora l’ex ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini, certificò il flop delle selezioni per assumere personale nelle motorizzazioni e nei provveditorati, andate deserte soprattutto al Nord. Ma c’è una cascata di esempi, grandi e piccini, che racconta la stessa storia. Dal flop del concorsone regionale della scorsa primavera per assumere a tempo indeterminato 639 infermieri in Friuli Venezia Giulia, al caso del piccolo Comune di Olgiate Comasco, dove il sindaco, che cercava due geometri sempre a tempo indeterminato per 1.400 euro al mese, ha appena alzato le braccia in segno di resa per mancanza di candidati. Insomma, il posto fisso descritto da Checco Zalone in “Quo vado?” fa ancora gola, sì, però solo se non è troppo lontano da casa. Chi aspira a un posto nella Pubblica amministrazione, dove le retribuzioni sono le stesse in tutta Italia a prescindere dal costo dell’affitto e del carrello del supermercato, si fa adesso più di due conti prima di determinare se il gioco vale, effettivamente, la candela.

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