Termosifoni. Dieci consigli utili per risparmiare in bolletta con l'accensione dei riscaldamenti. I suggerimenti arrivano dall'Enea.
Quando si possono accendere i termosifoni a Roma? Ecco la data prevista
In base al decreto del 2022 i tempi di accensione degli impianti nelle città sono stabiliti in base a sei fasce climatiche in cui è suddivisa l'Italia in funzione del clima medio del comune. La Zona A (che include Lampedusa, Porto Empedocle) dall'8 dicembre al 7 marzo per 5 ore giornaliere; la Zona B (Agrigento, Reggio Calabria, Messina e Trapani) dall'8 dicembre al 23 marzo per 7 ore giornaliere; la Zona C (Napoli, Imperia, Taranto, Cagliari) dal 22 novembre al 23 marzo per 9 ore al giorno; la Zona D (Firenze, Foggia, Roma, Ancona, Oristano) dall'8 novembre al 7 aprile per 11 ore al giorno; la Zona E (Aosta, Torino, Milano, Bologna, l'Aquila) dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno; la Zona F (Belluno, Cuneo) nessuna limitazione.
Consumi
La prima raccomandazione è quella di monitorare e controllare i propri consumi, ad esempio, installando uno smart meter, ovvero un misuratore dei consumi in tempo reale, in grado anche di dialogare con il cellulare attraverso un'app. «La prima strategia di risparmio è monitorare i consumi per identificare ed evitare gli sprechi, anche inconsapevoli.
Manutenzione impianti
Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (D.P.R. 74/2013).
Controllo temperatura
Controlla la temperatura degli ambienti. Bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile.
Ore di accensione
Controlla in quale delle 6 zone climatiche d'Italia vivi: il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica. Accendere l'impianto un'ora in meno al giorno e ridurre di un grado di temperatura, può portare a un risparmio energetico di circa il 15%.
Durante la notte
Scherma le finestre durante la notte. Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l'esterno.
Radiatori liberi
Non coprire i radiatori. Evita di porre schermature davanti ai termosifoni, come tende o mobili, che ostacolano la diffusione del calore verso l'ambiente. Bene, invece, inserire materiali riflettenti tra muro e termosifone: anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l'esterno.
Finestre
Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo. Per rinnovare l'aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore.
Abitazione
Fai un check-up dell'abitazione. Affidati a un tecnico qualificato e fai valutare l'efficienza dell'impianto di riscaldamento e lo stato dell'isolamento termico di pareti e finestre. Puoi abbattere i consumi fino al 40%.
Valvole termostatiche
Installa valvole termostatiche. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.
Sostituzione impianto
Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza. Tornando al suggerimento numero uno, ovvero il monitoraggio, un aiuto può arrivare anche dal Portale dei consumi gestito dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), che offre un servizio gratuito, grazie al quale tutti possono conoscere letture e consumi delle proprie utenze. Un ulteriore motivo per adottare sistemi per monitorare i propri consumi energetici è la presenza di un impianto fotovoltaico installato in casa.
«La mancanza di consapevolezza dei propri consumi induce a comportamenti errati o alla convinzione che l'impianto fotovoltaico installato non porti i benefici economici sperati», sottolineano Francesca Caffari e Giovanni Murano del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.