Statali, dirigenti Pa: premi legati al Pnrr e norma per sbloccare le firme

Le amministrazioni pagheranno tutte le spese legali in caso di procedimento

Sabato 7 Ottobre 2023 di Andrea Bassi
Statali, dirigenti Pa: premi legati al Pnrr e norma per sbloccare le firme

Nel contratto per i dirigenti pubblici degli enti locali arriva una norma “sblocca-firma”.

Chi si trova in prima linea nei Comuni, nelle Regioni e nelle Province, nel dover autorizzare lavori, appalti, opere, non dovrà più affrontare da solo un eventuale giudizio civile o penale per fatti legati alle mansioni svolte.

Sarà il Comune o la Regione a doversi far carico fin da subito, e per tutti i gradi di giudizio, della tutela legale del proprio dirigente. Lo scopo è chiaro. L’intenzione è di disinnescare la cosiddetta “amministrazione difensiva”.

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Dirigenti che ritardano e evitano di firmare atti per il timore di incappare in lunghe cause giudiziarie che, almeno fino ad oggi, gravano sulle loro tasche. Nella nuova bozza del contratto per i dirigenti degli enti locali, presentata ai sindacati nei giorni scorsi dall’Aran, l’Agenzia che tratta per il governo il rinnovo del contratto, è stata inserita una norma sul «patrocinio legale». 


IL PASSAGGIO
Le amministrazioni, dice il passaggio inserito nel contratto, «nella tutela dei propri diritti ed interessi, ove si verifichi l’apertura di un procedimento di responsabilità civile o penale nei confronti del dirigente, del dirigente amministrativo tecnico e professionale e del segretario, per fatti o atti direttamente connessi all’espletamento del servizio ed all’adempimento dei compiti di ufficio, assume a proprio carico, a condizione che non sussista un presunto conflitto di interesse, anche solo potenziale, ogni onere di difesa per tutti i gradi del giudizio - ivi inclusi gli oneri relativi ai consulenti tecnici e alle fasi preliminari, ove propedeutiche e necessarie per le successive fasi del giudizio - facendo assistere il dipendente da un legale, previa comunicazione all’interessato per il relativo assenso».

Una misura apprezzata dai sindacati della dirigenza pubblica. «È una novità molto positiva», dice Mario Sette, segretario generale di Direts e Fedirets. «Con il patrocinio legale», aggiunge Sette, «l’amministrazione affiancherà il dirigente nel momento in cui deve affrontare un procedimento giudiziario». Ma il sindacato chiede anche altro. «Che sia eliminata la previsione di licenziamento nell’ipotesi di condanna non ancora passata in giudicato», aggiunge Sette, «perché in evidente contrasto con i principi generali del diritto». 


LE INTENZIONI
Che l’intenzione del governo sia di fare in modo che attraverso il contratto dei dirigenti pubblici locali arrivi una spinta alle opere, lo dimostra anche un’altra norma inserita nella bozza presentata ai sindacati. La retribuzione di risultato, i premi in pratica, potranno essere legati, dice la bozza del contratto, al raggiungimento di uno o più obiettivi d’impatto rilevanti ed oggettivamente misurabili, trasversali a più unità organizzative o riferiti all’azione dell’ente nel suo complesso, direttamente collegati a benefici concreti e verificabili per la collettività o per l’utenza, anche in correlazione con l’attuazione di misure pianificate nel Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dunque, chi più sarà rapido nell’appaltare le opere e portarle a termine, potrà avere premi più elevati. 


Un’altra delle novità del contratto è l’introduzione della figura del “mentore”. Si tratta di un modo per provare a trasmettere le competenze maturate dai dirigenti “senior” ai neo assunti. Il ruolo del mentore, spiega la bozza del contratto, è quello di fornire supporto, informazioni, incoraggiamento e consiglio al personale dirigenziale neoassunto sulla vita e l’esperienza lavorativa avuta in seno all’amministrazione di appartenenza. Il rapporto informale e paritario basato sulla fiducia reciproca che si instaura tra le parti, si legge ancora nel documento, «deve condurre allo scambio delle competenze e delle esperienze acquisite negli anni dal mentore, contribuendo anche a trasferire al neoassunto la cultura e la missione dell’amministrazione, i codici e comportamenti informali esistenti, nonché, la consapevolezza dei ruoli da assolvere». Le trattative per la firma del contratto riprenderanno nei prossimi giorni. L’intenzione è di arrivare in breve tempo alla chiusura dell’accordo. Uno degli ultimi della coda contrattuale del 2019-2021. 
 

Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 07:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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