I semafori “intelligenti” di Atlantia vanno alla conquista di Londra e presto potrebbero arrivare anche in Italia.
IL PERCORSO
Yunex Traffic, acquisita da Atlantia nel 2022, è leader mondiale del settore dei sistemi di trasporto intelligente con 635 milioni di fatturato a fine 2021 e tremila dipendenti. Gestisce le infrastrutture per la mobilità urbana utilizzate in oltre 600 città (45mila i semafori smart installati) su 4 continenti (Europa, Americhe, Asia, Oceania). Atlantia punta a far crescere fino a un miliardo il fatturato della controllata nei prossimi cinque anni. Con investimenti in ricerca e sviluppo superiori al 5 per cento del fatturato.
SITUAZIONI COMPLESSE
Grazie all’Intelligent Traffic Management fornito da Yunex, le città possono utilizzare in modo razionale la capacità della rete e contribuire così alla gestione di situazioni complesse come un evento programmato o un instradamento dinamico del traffico in base alle soglie di inquinamento. Dando la precedenza al trasporto pubblico o alle modalità di trasporto sostenibili (come le biciclette) le città potrebbero ridurre le emissioni di CO2 e mantenere il traffico urbano più scorrevole, aumentando la puntualità e l’affidabilità di queste modalità di trasporto.
Il portafoglio della società include anche soluzioni hardware e software relative agli incroci intelligenti. Del resto, il semaforo Yunex “Sitraffic One” è la prima soluzione al mondo con l’85% di efficienza energetica rispetto alla tecnologia Led standard. Consente un risparmio che varia da 30 a 60 volte rispetto agli impianti tradizionali. Installato in città come Roma, Milano, Firenze o Genova consentirebbe risparmi di energia notevoli.
Va detto che il Green Deal e il Next Generation Fund hanno definito una tabella di marcia sostenibile per l’Europa mentre la pressione della Commissione Europea sulle grandi città per ridurre l’inquinamento, la congestione e le emissioni di carbonio si è fatta decisamente più intensa. Oggi infatti la maggior parte delle emissioni di CO2 proveniente dal settore trasporti, che rappresenta circa il 18% delle emissioni totali, è generata dai veicoli stradali. Una situazione che in futuro peggiorerà ulteriormente: secondo le stime di settore, entro il 2050 quasi il 70 per cento della popolazione mondiale vivrà in una grande città rispetto al 55% nel 2018 e al 60% entro il 2031. L’Italia potrebbe prepararsi finanziando questo tipo di progetti utilizzando anche le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.