PagoPa, come funziona il sistema di pagamenti elettronici. App Io, come cambia con patente digitale e tessera elettorale

Nei primi mesi del 2023 transazioni cresciute del 25% a quota 30 miliardi

Domenica 21 Maggio 2023 di Francesco Bisozzi
PagoPa fa il pieno di click: ecco il pubblico che funziona. App Io, ecco come cambia: patente digitale e tessera elettorale

In Italia l’età media dei dipendenti pubblici è di 50 anni. I giovani non sono più attratti dal pubblico impiego. I servizi pubblici sono poco efficienti. Quando si parla di Pa in Italia questi concetti sono ormai diventati postulati. Ma è sempre vero? La risposta è no. C’è anche una Pa che assume giovani, che innova ed è efficiente. Una Pa, insomma, che funziona. Ed è questa Pa che Il Messaggero vuole raccontare a partire da oggi con una serie di inchieste.

Una delle app più scaricate dagli store digitali in Italia porta la firma dello Stato. Parliamo di “IO”, 34 milioni di download e più di 200 mila servizi online, resi disponibili da circa 13 mila enti. Numeri da record, al punto che quest’anno l’applicazione è stata inserita nel rapporto World Bank tra quelle più innovative al mondo. Gli italiani hanno imparato a conoscere “IO” ai tempi del cashback, perché fungeva da ponte di accesso al beneficio, ma non tutti sanno chi c’è dietro al successo di questo progetto. Benvenuti in PagoPa, società pubblica partecipata dal Mef e che opera sotto il controllo di Palazzo Chigi, da cui dipende lo sviluppo delle nuove infrastrutture digitali dello Stato.

Uno dei principali obiettivi della spa in house è di rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso la Pubblica amministrazione. E ci sta riuscendo. 

I DATI
Oggi il sistema di pagamenti elettronici pagoPA, che consente a cittadini e imprese di scegliere come pagare imposte, tributi, bollo auto, servizi pubblici, a partire da quelli scolastici, universitari e sanitari, gestisce un numero crescente di operazioni: ben 148,3 milioni di transazioni dall’inizio del 2023, ovvero il 25% in più rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, per un controvalore economico di 29,7 miliardi di euro. Il 2022 si era chiuso con 331 milioni di transazioni per oltre 61 miliardi di controvalore. Entrando in PagoPA la prima cosa che balza all’occhio è che quasi tutti quelli che ci lavorano hanno meno di 40 anni. E in una Pa sempre più brizzolata, con un’età media ormai sopra la soglia dei 50 anni, non è un dettaglio di poco conto. Per intenderci, l’età media dei dipendenti della spa pubblica è pari a 36 anni. Da gennaio la società partecipata dal Tesoro ha un nuovo amministratore unico, Alessandro Moricca. Diversi i traguardi, soprattutto in ottica Pnrr, che PagoPA dovrà raggiungere sotto la sua guida. Tra questi il digital wallet pubblico: entro la fine dell’anno dovrebbero trovare spazio all’interno del portafoglio digitale dell’app “IO” la patente digitale, la tessera sanitaria digitale e il voting pass, ovvero la tessera elettorale in formato digitale. 

IL PORTAFOGLIO
Più nel dettaglio, grazie al modello di digital wallet pubblico basato sull’app “IO”, compatibile con il formato europeo, a ogni cittadino sarà offerta la possibilità di conservare all’interno di un portafoglio immateriale le versioni elettroniche, autentiche e verificabili dei propri documenti e certificati, così da poterle condividere in maniera semplice, veloce e sicura per avere accesso a servizi pubblici e privati. L’Italia ha scelto di sviluppare un wallet nazionale anticipando i tempi rispetto alla maturazione del progetto Ue sull’European Digital Identity Wallet. Insomma, partita come una start-up di Stato, a quattro anni dalla sua nascita PagoPA si presenta come una solida tech company pubblica, riconosciuta a livello europeo, con la responsabilità di infrastrutture digitali usate quotidianamente da milioni di italiani. La tecnologia è vista in PagoPA come un mezzo per portare i vantaggi del digitale a tutti i cittadini, inclusi quelli che sono vittime del digital divide. Processi e backend digitalizzati garantiscono infatti l’efficienza nell’offerta di servizi pubblici anche a chi ne usufruisce offline. La società opera attraverso team multidisciplinari: ingegneri informatici, programmatori ed esperti di sicurezza e privacy lavorano insieme a designer, economisti, esperti di data visualization o digital marketing e copywriter. 

(1 - continua)
 

Ultimo aggiornamento: 22:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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