Buoni fruttiferi, ​Poste italiane alza i rendimenti: si arriva al 6%. La guida (e il confronto con Btp e Bot)

Con questi strumenti finanziari è possibile investire anche piccole somme e non sono previsti costi di emissione, gestione e rimborso

Martedì 14 Novembre 2023 di Giacomo Andreoli
Un libretto postale e un buono fruttifero postale

Poste italiane ha deciso di alzare i rendimenti sui buoni fruttiferi postali. Si arriva così, in alcuni casi, a tassi anche vicini al 6%. Con questi strumenti finanziari è possibile investire anche piccole somme e non sono previsti costi di emissione, gestione e rimborso, salvo oneri di natura fiscale. Nel nostro Paese il 6% della ricchezza finanziaria di tutte le famiglie (non considerando le case) è detenuto in risparmio postale: 90 miliardi di euro in libretti e 191,5 miliardi proprio in buoni fruttiferi.

Si tratta cioè di uno strumento molto usato, che con questi aumenti può essere utilizzato ancora di più. Vediamo nel dettaglio cosa sta cambiando e quando può convenire un investimento di questo tipo rispetto a quello in Btp e Bond.

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Cosa sono i buoni fruttiferi postali

Il rendimento più facile da ottenere supera facilmente il 3% o il 4% lordi l'anno. I buoni fruttiferi sono prodotti finanziari simili ai titoli di Stato. Anche i Bfp sono garantiti dallo Stato con l'emissione da parte di Cassa depositi e prestiti (Cdp). A collocarli in esclusiva sul mercato non sono però le banche, ma Poste. Consentono agli investitori di "mettere a lavoro" anche somme modeste e si distinguono per l’assenza di spese di emissione, gestione e rimborso, fatta eccezione per gli obblighi fiscali. Si può chedere in qualsiasi momento il rimborso del capitale investito entro il termine di prescrizione.

Per l'investitore c'è il vantaggio di una tassazione agevolata al 12,50%. Inoltre, i Buoni fruttiferi postali sono esenti da imposta di successione. I buoni sono poi assoggettati ad imposta di bollo. Sono comunque esenti i Buoni di valore di rimborso complessivamente non superiore a 5mila euro. I buoni possono essere intestati esclusivamente a persone fisiche. I buoni sono sottoscrivibili per tagli da 50 euro e multipli.

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Come si sottoscrivono

L'importo massimo dei buoni sottoscrivibile, da parte di un unico soggetto nella stessa giornata lavorativa, presso uno o più uffici postali e/o mediante sottoscrizione telematica, è pari ad 1.000.000 di euro. I buoni postali fruttiferi possono essere rappresentati da documento cartaceo ovvero da registrazioni contabili (buoni dematerializzati); per questi ultimi è richiesta la titolarità di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio postale sul quale sono regolate le operazioni di collocamento, gestione e rimborso.

I buoni cartacei sono sottoscrivibili e rimborsabili presso tutti gli uffici postali. I buoni dematerializzati sono sottoscrivibili e rimborsabili presso tutti gli uffici postali nonché attraverso il sito Internet di Poste Italiane S.p.A. www.poste.it. e l'App BancoPosta.

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Le tipologie disponibili

Questi i principali prodotti oggi:

1) Buono 4 anni Plus (rendimento annuo lordo a scadenza del 3%)

  • Se vuoi investire a 4 anni
  • Puoi contare su rendimenti fissi
  • Hai la possibilità di chiedere il rimborso quando vuoi, entro il termine di prescrizione

2) Buono 3x2 (rendimento annuo lordo a scadenza del 3%)

  • Se vuoi investire fino a 6 anni
  • Puoi contare su rendimenti fissi crescenti
  • Hai la possibilità di chiedere il rimborso anche dopo 3 anni con il riconoscimento degli interessi maturati, entro il termine di prescrizione

3) Buono Rinnova (rendimento annuo lordo a scadenza del 3,25%)

  • Dedicato a te che rimborsi uno o più Buoni fruttiferi postali scaduti, purché rimborsati a partire dal 1° agosto 2023 ed entro il periodo di collocamento del Buono Rinnova
  • Se vuoi reinvestire i tuoi risparmi fino a 6 anni
  • Hai la flessibilità di rimborsarlo anche dopo 3 anni, entro il termine di prescrizione, con il riconoscimento degli interessi maturati nel primo triennio

4) Buono Risparmio sostenibile (rendimento fisso - tasso effettivo annuo lordo a scadenza del 2,50%)

  • Se vuoi investire fino a 7 anni
  • Puoi contare su rendimenti fissi crescenti
  • A scadenza hai la possibilità di conseguire un eventuale premio legato all’andamento, se positivo, dell’indice STOXX Europe 600 ESG-X

5) Buono 3x4 (rendimento annuo lordo a scadenza del 3,25%)

  • Se vuoi investire fino a 12 anni
  • Puoi contare su rendimenti fissi crescenti
  • Hai la possibilità di chiedere il rimborso in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione e, dopo 3, 6 e 9 anni, anche con il riconoscimento degli interessi maturati

6) Buono Ordinario (rendimento annuo lordo a scadenza del 3,5%)

  • Se vuoi investire fino a 20 anni senza rinunciare alla possibilità di chiedere il rimborso in qualsiasi momento, entro il termine di prescrizione
  • Puoi contare su rendimenti fissi crescenti
  • Interessi riconosciuti dopo 1 anno dalla sottoscrizione e successivamente ogni bimestre, corrisposti al rimborso del Buono

7) Buono 4 anni risparmiosemplice (rendimento annuo lordo standard a scadenza all'1,5%)

  • Ha una durata di 4 anni, con la possibilità di chiedere il rimborso in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione
  • Puoi sottoscriverlo solo se attivi un Piano di risparmio risparmiosemplice
  • Puoi ottenere un rendimento premiale a scadenza al raggiungimento minimo di 24 sottoscrizioni periodiche nel Piano

8) Buono dedicato ai minori (rendimento annuo lordo del 6%)

  • Dedicato ai più piccoli per i loro grandi progetti
  • Gli interessi maturano con i minori, fino alla maggiore età
  • Tutti lo possono sottoscrivere, purché maggiorenni: genitori, nonni, parenti e amici

9) Buono soluzione eredità (rendimento annuo lordo a scadenza del 3,25%)

  • Dedicato ai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane
  • Se vuoi investire a 4 anni
  • Puoi contare su un rendimento certo a scadenza
  • Hai la possibilità di chiedere il rimborso quando vuoi, entro il termine di prescrizione

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I vantaggi e gli svantaggi rispetto al Btp

Il vantaggio chiave del buono postale rispetto a Btp e Bond è che con il primo si può riottenere indietro il capitale investito in qualsiasi momento. Non si può dire la stessa cosa dei titoli di Stato. Il mercato obbligazionario può inoltre influenzare il valore di un Btp che è stato venduto prima della scadenza. Il buono fruttifero, invece, rimane stabile, immune da tassi e spread se si decide di liquidarlo in anticipo

Per chi vuole la sicurezza di ottenere di nuovo il capitale investito prima della scadenza, il buono fruttifero potrebbe essere una scelta sensata, anche se l'opzione di vendere con profitto un Btp grazie alla volatilità di mercato potrebbe essere altrettanto interessante, in primis per gli investitori più avezzi al rischio. Cedendo i buoni postali in anticipo si rinuncia al rendimento. I sottoscrittori di Btp, poi, ottengono cedole periodiche, solitamente ogni sei mesi. Ci sono però buoni fruttiferi particolari (come il 3x2) che consentono la liquidazione anticipata dopo tre anni, senza sacrificare gli interessi maturati nei primi tre anni. 

In generale scegliere i buoni postali implica un'attenzione per la sicurezza dell'investimento, con un rendimento stabile nel tempo. Ma bisogna essere consapevoli dell'impegno duraturo, perché liquidare in anticipo il prodotto comporta nella gran parte dei casi la perdita degli interessi accumulati. Tra le opzioni di Poste Italiane, comunque, il buono fruttifero resta uno dei più apprezzati dai clienti. Negli ultimi mesi, invece, sono montate alcune polemiche per l'impossibilità di pagare bollettini o ricaricare la postepay con bancomat o carte di credito in diversi uffici postali, in controtendenza con la trasformazione digitale in atto. 

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Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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