Rendimento record da fine 2011 per i BoT semestrali collocati in asta dal Tesoro il 29 marzo.
Bot, come funzionano
Va ricordato che i Bot sono titoli a breve termine con scadenza non superiore ad un anno (3,6 e 12 mesi). La remunerazione non è rappresentata dalle cedole ma è interamente determinata dallo scarto di emissione (dato dalla differenza tra il valore nominale ed il prezzo pagato) ed è considerata ai fini fiscali anticipata, in quanto la ritenuta per gli investitori individuali (12,5%) si applica al momento della sottoscrizione.
Facciamo l’esempio di un Bot semestrale acquistato al prezzo di emissione 98, nominale 100. Il primo passo da compiere è quello di applicare la ritenuta fiscale, la quale, come abbiamo detto, è pari al 12,50%. Il calcolo dovrà essere effettuato sul rendimento, che è pari a 2 (100-98). Il 12,50% di 2 é pari a 0,25 euro. Dovranno essere aggiunte le commissioni, che per i Bot semestrali, sono pari allo 0,2%, nel nostro caso quindi 0,196 euro. Il prezzo finale sarà: 98 + 0,25 + 0,196 = 98,446 euro. A fronte di un rimborso di 100 il rendimento netto è pari a 100 – 98,446 = 1,554%.
C'erano una volta i Bot peolpe
L’asta è riservata agli intermediari istituzionali autorizzati, quindi a banche e fondi. I protagonisti sono loro. E sono lontani i tempi in cui "pesavano" i Bot people sul debito pubblico italiano. Del resto, probabilmente le famiglie hanno trovato più interessanti i Btp con rendimenti vicini al 5% o il Btp Italia legato all’inflazione, di questi tempi. Ma per alcuni investitori retail questo primo rialzo dei Bot può essere un’opportunità per esempio per collocare liquidità in vista di altri investimenti, per esempio nella casa, visto i Bot sono investimenti a breve termine.
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