Bonus benzina da 150 euro, ecco a chi spetta: tetto a quota 25 mila euro, l'ipotesi del governo

Il nuovo aiuto potrebbe essere dato direttamente senza bisogno di richiesta: costerebbe al massimo 2 miliardi per lo Stato

Sabato 2 Settembre 2023 di Michele Di Branco
Bonus benzina da 150 euro, ecco a chi spetta: tetto a quota 25 mila euro, l'ipotesi del governo

Un Bonus benzina di 150 euro riservato alle fasce sociali con redditi bassi per aiutarle a sostenere l'urto del caro prezzi. Il governo, come anticipato dal Messaggero, è al lavoro per mettere a punto una social card per l'acquisto di carburanti, da affiancare alla carta Dedicata a te, che ha già raggiunto oltre un milione di famiglie, e che potrebbe essere rinnovata anche per il 2024.

Dunque niente taglio delle accise per tutti ma un intervento mirato verso le categorie più svantaggiate.

Assegno da 150 euro

L'idea di una social card contro il caro carburanti arriva dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e potrebbe tradursi in un assegno, come detto, da 150 euro destinato solamente alla fascia di reddito più bassa, quella al di sotto dei 25mila euro annui.

Lo scopo

L'obiettivo di Palazzo Chigi, al lavoro sulla Legge di Bilancio 2024, è intervenire sui rincari limitando il più possibile l'esborso. Dunque, nella fattispecie, si punta a mitigare l'impatto del caro carburante non intervenendo in senso strutturale ma concedendo sostegni solo a chi ne ha "veramente bisogno", almeno secondo le valutazioni. Sebbene per il momento si tratti solamente di un'ipotesi, secondo i dettagli trapelati la social card sarebbe rilasciata, a seconda del rispetto o meno dei requisiti, indipendentemente da una richiesta da parte del beneficiario.

La copertura

La copertura finanziaria non supererebbe i 2 miliardi di euro. Risorse che, secondo fonti qualificate riportate nei giorni scorsi da Il Messaggero, non «sarebbero impossibili da trovare attingendo all'extragettito dell'Iva». Diversamente, il taglio delle accise graverebbe in modo pesantissimo sulle casse pubbliche.
Secondo le forze di maggioranza tagliare le accise richiederebbe infatti oltre 13 miliardi di euro: somma che sembra destinata, invece, ad altri interventi da inserire nella prossima finanziaria, dalla rimodulazione delle aliquote Irpef alla proroga del taglio al cuneo fiscale per i lavoratori con redditi bassi.
Il caro carburanti resta comunque al centro delle preoccupazioni del governo. Secondo gli ultimi dati settimanali del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, il prezzo della benzina in modalità self service è salito ancora attestandosi a 1,948 euro al litro, mentre il gasolio ha raggiunto quota 1,847 euro al litro.

 

I prezzi

La benzina si conferma ai livelli più alti dalla rilevazione settimanale del 18 luglio 2022, mentre per il gasolio non si aveva un prezzo così alto dal 13 febbraio 2023, oltre 6 mesi fa. Anche se nell'ultima settimana i prezzi sono saliti solo dello 0,1 per cento, dalla fine di luglio un litro di benzina è rincarato di quasi 5 cent (4,977 cent), pari a 2 euro e 49 cent per un pieno di 50 litri, mentre per il gasolio il rialzo è di oltre 10 cent al litro (10,125 cent), pari a 5 euro e 6 cent a rifornimento. Secondo i dati del Mimit, in autostrada dal primo agosto l'incremento è stato del 2 per cento per la benzina e del 4,5 per cento per il gasolio. Insomma, al di là delle coperture che verranno trovate, l'intervento appare più che utile in questa fase complessa dell'economia.
Di fronte all'impennata dei prezzi, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha segnalato alla Guardia di Finanza pratiche commerciali scorrette in numerose tratte autostradali in tutto il Paese.
 

Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 12:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci