Vertice d'emergenza Renzi-Visco. Dagli istituti una rete di sostegno

Giovedì 21 Gennaio 2016 di Rosario Dimito
Vertice d'emergenza Renzi-Visco. Dagli istituti una rete di sostegno
ROMA - Il progetto di una bad bank «leggera ma efficace» è pronto e da cinque giorni giace sulla scrivania della commissaria Margrethe Vestager. Nelle bozze tecniche figura anche il prezzo, finalmente di mercato, che dovrebbe rendere applicabile la garanzia pubblica «a richiesta», visto che Bruxelles l'ha già condiviso cinque anni fa su altre cartolarizzazioni. Non resta dunque che convincere gli euroburocrati della necessità di un parere urgente rilanciando un dialogo interrotto da settimane. Che la situazione sia di forte tensione è del resto provato dalla levata di scudi dei banchieri Abi contro Bruxelles durante l'esecutivo di ieri mattina e dal successivo vertice straordinario tra Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan, Ignazio Visco e Salvatore Rossi. Una congiunzione di iniziative che potrebbe dare la spinta decisiva al decollo di un progetto vitale per restituire certezza ai mercati sul fardello delle sofferenze (202 miliardi) in pancia alle banche. Il summit straordinario di Palazzo Chigi avrebbe anche impresso un'accelerazione al completamento della riforma della legge fallimentare.

 

Le massime autorità seguono le turbolenze dei mercati «con grande collaborazione, sintonia e attenzione, nella consapevolezza della complessità della situazione (anche alla luce degli eventi internazionali)», si legge nella nota del governo dove espressamente però viene rilanciata la necessità di dare impulso al risiko tra banche «quanto mai necessario». In questo modo «si aiuteranno gli intermediari finanziari nella gestione più rapida ed adeguata dei crediti in sofferenza». E questo contesto favorevole anche all'attrazione di nuovi investimenti «sarà sfruttato dalle istituzioni mettendo in campo tutte le iniziative necessarie per completare il processo di consolidamento iniziato con la riforma delle banche popolari». Dunque, le premesse per reagire ci sono. Già il 14 gennaio il ministro Padoan aveva inviato a Bruxelles «una proposta precisa» e «il meccanismo della garanzia pubblica potrà essere parte della proposta». Aveva inoltre auspicato tempi rapidi per chiudere un negoziato in piedi da un anno e che in autunno si era impantanato di fronte alle accuse di aiuto di Stato.

LA NUOVA VERSIONE
La nuova versione più leggera del progetto, alla quale hanno lavorato Alessandro Rivera, capo della direzione IV del Tesoro, con gli uomini di Bankitalia e l'ausilio di Bcg, prevede non più la nascita di una sola bad bank, battezzato Asset management company, ma più società, anche una per banca. Pesano sui bilanci delle banche italiane gli 88,8 miliardi di npl netti già svalutati, che potranno così venderli e con il ricavato aumentare i ratio patrimoniali necessari per nuovi impieghi. Sono previste cartolarizzazioni, mentre la provvista per acquistare gli npl arriverà in parte dall'equity e in parte emettendo titoli junior e senior. Sulla tranche senior, che è quella meno rischiosa, potrebbe essere chiesta allo Stato una garanzia in modo da facilitare la vendita di questi titoli. Qual è il prezzo della garanzia? Dopo infinite simulazioni, si sarebbe vicini alla soluzione: verrebbe applicato lo stesso bollino blu utilizzato a novembre 2011 dal governo Monti, in piena crisi dello spread, sulle emissioni fatte dalle banche nelle cartolarizzazioni: il bollino fornito dal Tesoro potrebbe costare 0,60-0,75 circa. Allora la misura anti-spread venne omologata dalla Ue perché ritenuta di mercato, non si vede perché non debba essere accettata anche oggi. «E' necessario concludere al più presto i negoziati», ha detto ieri il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli. «Meglio dell'incertezza sarebbe una conclusione di qualsiasi genere pur di dare certezza al mercato». «Apprezziamo l'insistenza del governo italiano - ha concluso - ma ora bisogna chiudere». Intanto, a partire da oggi tra gli istituti verrebbe stesa una rete di sostegno reciproco onde fronteggiare gli eccessi provocati dalla speculazione boristica al ribasso.
Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 12:58