Casa, più aiuti agli inquilini, stretta sulle occupazioni

Martedì 20 Maggio 2014 di Luca Cifoni
Casa, più aiuti agli inquilini, stretta sulle occupazioni
Pi fondi per il sostegno agli inquilini, potenziamento della tassazione agevolata degli affitti, spinta all’edilizia residenziale pubblica, ma anche regole pi dure contro l’occupazione abusiva degli immobili.



Con il voto di fiducia alla Camera sta per diventare definitivamente legge il decreto su emergenza abitativa e mercato delle costruzioni approvato dal governo alla fine di marzo: Visto che a Montecitorio il testo non ha subito ulteriori modifiche rispetto a quelle introdotte al Senato, non ci sarà bisogno della terza lettura.



I sì alla fiducia chiesta dall’esecutivo sono stati 324, i no 110. Ora manca solo il voto finale sul provvedimento, che è in programma per stamattina. Mentre nell’aula si votava, in Piazza Montecitorio erano presenti circa 200 esponenti movimenti per la casa, che hanno annunciato azioni di protesta contro il decreto. Ci sono stati anche lanci di uova contro le forze dell’ordine.



Il sostegno alle locazioni è uno degli obiettivi principali del provvedimento voluto da ministro delle Infrastrutture Lupi: viene perseguito con diversi interventi. Da una parte c’è un incremento degli stanziamenti: 100 milioni in più per il Fondo nazionale dedicato a questa finalità e di 225,92 quello destinato in particolare agli inquilini morosi incolpevoli.



Incentivi e detrazioni. Per gli inquilini sono poi potenziate le attuali detrazioni Irpef. Ma viene messo anche in campo un incentivo per i proprietari, sulla carta più che consistente: dovrebbe infatti scendere dall’attuale 15 al 10 per cento l’aliquota della tassazione sostitutiva sui redditi da locazione in caso di contratti a canone concordato, nelle aree ad alta densità abitativa: la novità si applicherà per il quadriennio 2014-2017. Va ricordato che il governo era già intervenuto per rendere più appetibile il ricorso alla tassazione agevolata, invece dell’ordinaria Irpef: la relativa aliquota - con effetto già sulle dichiarazioni dei redditi di quest’anno - è già stata fatta calare di 4 punti rispetto all’originario 19 per cento.



C’è poi la stretta sulle occupazioni, uno dei punti più contestati dai movimenti di protesta. Chiunque occupi abusivamente un immobile non potrà chiedere né di avere la residenza in quello stabile e nemmeno l’allacciamento di utenze pubbliche quali acqua elettricità e gas. Qualora ciò invece avvenga, i relativi atti saranno comunque nulli per legge. Inoltre agli occupanti di alloggi di edilizia residenziale pubblica sarà preclusa la partecipazione alle procedure di assegnazione di case di questo tipo.



Edilizia residenziale. E a proposito di edilizia residenziale pubblica, il decreto punta all’avvio di un programma di recupero e razionalizzazione dei relativi alloggi, con una dote di 500 milioni. Altri 67,9 milioni dovrebbero invece servire per il recupero di alloggi da assegnare agli inquilini delle categorie meno abbienti, che abbiano avuto un provvedimento di sospensione degli sfratti. Su questo fronte sono previste agevolazioni anche per le imprese: in particolare i redditi che derivano dalla locazione di alloggi sociali, di nuova costruzione oppure che abbiano ricevuto interventi di manutenzione e di recupero, non concorreranno alla formazione del reddito d’impresa ai fini dell’Ires né alla formazione del valore della produzione ai fini dell’Irap.



Infine nel corso dell’esame al Senato è stata introdotta una novità connessa al tema abitativo e attesa da molti contribuenti: viene allargata la possibilità di fruire della detrazione Irpef per le spese relative all’acquisto di mobili. In particolare sarà possibile sfruttarla anche nel caso in cui queste spese superino quelle relative alle ristrutturazioni connesse agli acquisti stessi. In questo modo viene superato un vincolo legislativo precedente, che di fatto rendeva l’agevolazione per i mobili secondaria rispetto a quella per i lavori da eseguire in casa.

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