Air France prende Mediobanca
per volare su Alitalia

Lunedì 23 Settembre 2013 di Rosario Dimito
Alberto Nagel
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C' Mediobanca a disegnare la rotta per l'atterraggio di Air France su Alitalia. La compagnia francese, che oggi riunisce il suo consiglio per prendere una decisione, secondo quanto risulta al Messaggero.it, avrebbe ingaggiato negli ultimi giorni la banca d'affari milanese come advisor, al fianco di Lazard che l'assiste da tempo. L'arrivo di Mediobanca serve probabilmente per facilitare il negoziato con le banche creditrici, che è uno dei tasselli - forse il più delicato- del piano che l'ad francese Alexandre De Juniac sta mettendo a punto.



Nel fine settimana gli uomini di Mediobanca avrebbero avuto incontri con i colleghi di Leonardo & co, la boutique che è stata ingaggiata da Alitalia per redigere il piano finanziario che sarà al centro del

cda del vettore italiano presieduto da Roberto Colaninno di giovedì 26 che dovrà approvare la semestrale al 30 giugno e il fabbisogno finanziario. I conti registreranno un rosso di 250 milioni, più alto rispetto ai 200 milioni stimati. E nel fabbisogno sarà previsto un aumento di capitale di circa 150 milioni: Alitalia vorrebbe la garanzia di un consorzio bancario per la riuscita.



Centrale Bankitalia: debiti per 577 milioni.

Alitalia ha un'esposizione complessiva di 577 milioni, secondo il censimento della Centrale rischi di Bankitalia, a luglio scorso (l'ultima disponibile) che Il Messaggero.it ha potuto consultare: i 577 milioni utilizzati a fronte di 720 milioni accordati (Alitalia può ancora attingere la differenza, cioè 143 milioni già deliberati) sono suddivisi tra 442,5 milioni per cassa (nelle varie tipologie) e 134,5 di firma, cioè garanzie prestate. Nel dettaglio dei debiti per cassa, si ricava che 165 milioni (su 240 accordati) sono autoliquidanti, in pratica rappresentano lo sconto commerciale per esempio dei biglietti; 243 milioni (su 303 accordati) sono a scadenza: di cui 11,8 milioni di leasing, 40 milioni di anticipazione crediti futuri, 50 milioni di mutuo con ipoteca; 33,9 milioni (su 34,9 accordati) a revoca. Nei 243 milioni a scadenza ce ne sono 30 di sconfino, cioè Cai è andato oltre l'affidamento di una delle banche.

Negli ultimi giorni gli advisor avrebbero consultato le principali banche creditrici di Cai: Unicredit, principale creditore con circa 180 milioni in linee di factoring, Intesa con poco meno di 100 milioni, Popolare di Sondrio (90 milioni), Mps (70 milioni): le ultime tre avrebbero esposizioni per cassa. .

La proposta dei francesi che oggi dovrebbe essere sottoposta al cda prevederebbe un nuovo piano industriale di Alitalia dove verrebbe risposizionato il business, in particolare le rotte verrebbero rimodulate sempre sul lungo raggio.



I paletti di Klm.

A fronte di questo piano, i francesi vorrebbero salire nel capitale dal 25 al 50% e, acquisendo il controllo, vorrebbero anche adeguare la governance: l'ad Gabriele Del Torchio potrebbe essere affiancato da un dg scelto dai francesi. Ma in casa Air France-Klm, la componente olandese pone molte pià condizioni per autorizzare l'operazione. Oltre tutto in base ai patti stipulati tra Air France e Klm all'epoca dell'integrazione, è necessario il voto favorevole dei consiglieri espressione del vettore olandese tutte le volte che c'è da decidere l'integrazione di una nuova compagnia aerea. Klm sembra che, tra gli altri paletti, pone anche la nomina dell'intero vertice operativo e la maggioranza del consiglio.
Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 10:28

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