Dal bullismo subito per la sua omosessualità all'incidente che lo ha portato alla depressione. Torna a parlare del suo momento buio Michele Bravi da Francesca Fagnani.
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Michele Bravi si racconta a Belve
«Quell’evento ha avuto delle ripercussioni fortissime in me», spiega Bravi ricordando quella tragedia che ha coinvolto il cantante nel 2018 e che ha causato la morte di una donna, Rosanna Colia. «Ho perso il contatto con la realtà.
Una vita fatta di colori accesi ma anche di tante tonalità scure quella dell'artista che se dovesse definirsi una Belva sceglierebbe il Minotauro una creatura «che viaggia nella vita degli altri fino a perdersi».
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Il bullismo e l'omosessualità
Poi si parla anche di omosessualità e bullismo, lui che ha amato sia donne che uomini e che si è innamorato per la prima volta di un ragazzo a 13 anni: «In un primo momento l’ho avvertito come un pericolo, ho pensato fosse qualcosa di sbagliato». Poi sono arrivati i primi episodi di bullismo. «Mi chiamavano Michecca e mi gettavano nella spazzatura», confessa alla padrona di casa. «Non ero consapevole di aver subito bullismo, non avevo capito che impatto avrebbero avuto quegli episodio sulla mia vita. Semplicemente chiudevo gli occhi e aspettavo che finisse». Michele Bravi oggi è fidanzato con un uomo che non fa parte del mondo dello spettacolo. «Non voglio la competizione dentro casa, l’unica primadonna sono io», ride. Ama tanto ma ha difficoltà a restare fedele, ma ci si sta allenando il cantante. «Rimango un infedele per natura. Anche se non tradisco, sono un infedele che non tradisce. È più forte di me. Sul palco sono sensuale, ma nella vita privata tutt’altro. Sono estremamente goffo. Sono uno che piega il pantalone prima di fare l’amore».