«La miseria è il copione della vera comicità, non si può far ridere se non si conosce il dolore, il freddo.
L'esibizione
Uno spettacolo comico dal sottofondo malinconico, quello portato in scena da Pasquale Zagaria, nella clip con l’iconico trucco del clown sul volto. Dopo la commozione della precedente puntata all’immagine della moglie proiettata sullo schermo al termine del suo valzer, premiato con la prima posizione ed il massimo dei voti dalla giuria, Lino Banfi (accompagnato dalla maestra Alessandra Tripoli) torna ad emozionare e a far parlare di sé.
Il ricordo della moglie
Un sentimento che descrive come esploso liberamente sulla pista, inaspettato: «Non m’aspettavo che crollassi subito all’inizio, ma poi ho detto "tanto vale che dica quello che sento"». Così Banfi ha commentato il racconto di Lucia della scorsa settimana. Il filo del discorso, infatti, è sempre la moglie. «Nel 1965 ho pensato di mollare tutto, non avevamo un soldo, lavoravo in piccole compagnie di avanspettacolo ma non riuscivo a provvedere alla mia famiglia». E così Zagaria ci immerge nei suoi ricordi tra: stenti, difficoltà e rivalsa. Il pensiero alla maestra d’asilo che aveva descritto sua figlia come “rachitica, malnutrita”. Il fiammifero acceso sulla Tiburtina per dar fuco al baule simbolo del suo, a quel tempo, sogno infranto di divenire attore.