Alessandro Gassmann torna in tv su Rai 1 con la quarta serie de I bastardi di Pizzofalcone.
Le litigate con la moglie
Di simile all’ispettore Lojacono «c’è che siamo due persone non particolarmente chiacchierone. Nella vita non sono uno che parla tanto, sono piuttosto un osservatore». Silenzioso fino a quando non esplode. «Sbotto quasi subito - racconta ancora al Corsera - ma sono il primo a chiedere scusa. Con mia moglie va così: io sono quello che si incazza e chiede scusa dopo un minuto, lei invece è la lenta vendetta cinese, quella poker face che per giorni ti circonda facendo accrescere in te i sensi di colpa, giusti per altro, perché il 95% delle volte ha ragione lei». Uno dei motivi sono i social. «A volte dovrei evitare di scrivere, ma sono istintivo, e spesso litigo con mia moglie quando mi chiede con preoccupazione: cosa hai scritto oggi?».
La scuola
Ma a metà novembre Alessandro Gassmann tornerà a essere anche un professore. Strana la vita. Lui che a scuola non ci voleva andare da ragazzo. «La scuola è la base della nostra società, sarebbe bello se potesse essere meno punitiva nei confronti degli alunni. Il mio personaggio ha la capacità di divertire educando che è quello che è mancato a me come studente, un professore illuminato e illuminante che entra nella psicologia degli studenti».
I tranquillanti
Due genitori meravigliosi e famosi, una carriera, la sua, in continua ascesa. Ma nonostante questo Alessandro Gassmann continua a vivere con un po' di malinconia e l'ansia di non essere perfetto. «Sempre. Io sono un insicuro totale nel mio mestiere, studio tantissimo, penso di non essere all’altezza, non sono mai contento. A teatro devo prendere dei tranquillanti, niente di troppo forte, eh, per entrare in scena anche alla trecentesima replica. Ho paura del palco, poi dopo un minuto sono l’uomo piu felice del mondo».