Il giovane chef Danilo Canu, 33 anni, è stato uno dei protagonisti della trasmissione Quattro ristoranti condotta da Alessandro Borghese. Canu era in gara con il suo con il suo «Shannara 2 Da Danilo», un ristorante di pesce, ostricheria e crostaceria specializzato in crudité e frutti di mare a Milano.
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Cosa è successo
Durante la puntata, molte sono state le situazioni ad alta tensione tra i diversi ritoratori. E Borghese, come di consueto e in maniera imparziale e precisa, ha fatto luce sul dietro le quinte della cucina, evidenziato gli errori, ma anche la forza di volontà di chi è impegnato in questo difficile settore. Ma Canu ha raccontato un episodio che lo ha visto protagonista e che di certo non avrebbe potuto prevedere. Danilo, in una lunga intervista al Corriere della Sera, ha precisato ciò che è successo durante l’esperienza per il programma di casa Sky: «Quando sono andato a cena dai mie colleghi sono stato sincero nei giudici, anche un po’ rompiscatole, ma ho detto le cose che pensavo. Quindi quando loro sono venuti nel mio ristorante erano arrabbiati, agguerriti».
La puntata
Quando si è giunti alla cena presso il suo ristorante, alcuni momenti ad alta tensione avrebbero reso l’esperienza per lo chef difficile da gestire. «Un altro concorrente ha fatto portare indietro un piatto sostenendo che lo scampo non era pulito, che c’era il budello. Ma secondo me non era vero. Allora sono tornato al tavolo e l’ho provocato: gli ho detto che in sala c’erano le telecamere che testimoniavano che lui aveva manomesso lo scampo, anche se non era vero (che lo scampo fosse ancora con il budello) e che era un bugiardo, un buffone. E da lì è partita una sceneggiata». «Io ho sbagliato e me ne sono anche reso conto subito: gli ho portato un altro piatto con un altro scampo e gli ho chiesto scusa. Solo che questa parte non è stata montata in puntata», ha aggiunto.
Le minacce
Eppure, ogni volta in cui viene trasmessa la puntata che lo vede come protagonista, i commenti nei confronti dello chef diventano implacabili, con telefonate anonime e minacce di ogni tipo: «Allora tante cose sono reali, per esempio è vero che ogni sera si va a cena in un ristorante diverso. Però la redazione può utilizzare e montare tutto quello che gli viene girato a suo piacimento. E chi partecipa al programma non può vedere la puntata prima della messa in onda. Comunque io non c’è l’ho con nessuno. Anzi, anche i miei colleghi auguro il meglio», ha concluso.
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