Gianluca Amadori
SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE di
Gianluca Amadori

Moto ondoso, le regole devono rispettarle soprattutto le barche a motore

Lunedì 25 Settembre 2023

"In laguna bisogna far rispettare le regole", ha dichiarato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, annunciando gli "Stati generali" per affrontare l'annosa questione del moto ondoso, mai veramente considerata; tantomeno risolta. Brugnaro, intervenendo all'inaugurazione del Polo nautico di San Giuliano, ha poi criticato chi, a remi, si avventura nel Canale della Giudecca "creando disturbo a chi usa le barche per lavoro". Non risulta, però, che nel canale della Giudecca vi siano divieti per le imbarcazioni a remi le quali, al contrario, secondo il Codice della navigazione, hanno sempre la precedenza. Dunque, paragonarle ai pedoni in autostrada è quantomeno improprio.

La realtà è che le regole devono rispettarle principalmente le imbarcazioni a motore, perché quelle a remi non producono onda.  Sono le barche a motore a sfrecciare a velocità superiori al consentito, ad alzare onde che mettono a rischio le imbarcazioni più piccole, anche per colpa di scafi non adatti alla navigazione lagunare. Si tratta dei taxi, dei lancioni granturismo, ma anche dei motoscafi dei gitanti della domenica, incuranti di chiunque altro circoli in laguna: educazione (e Codice della navigazione) vorrebbe che si rallentasse incrociando imbarcazioni più piccole, ma quasi tutti se ne fregano. In passato per chi correva troppo scattava il sequestro dell'imbarcazione, e si trattava di un deterrente. Oggi non più, e a rischio sono la sicurezza di chi si muove in barca in laguna, soprattutto a remi, ma anche la sopravvivenza della laguna stessa.

Ben vengano, dunque, gli "Stati generali", con l'auspicio che anche chi lavora a bordo di barche a motore si assuma le proprie responsabilità, accettando di rispettare i limiti e di alzare meno onde possibile. E il Comune decida di occuparsi della questione, magari pensando come favorire l'adozione di scafi meno impattanti per chi si vuole muovere in laguna.

Servono maggiori controlli e sanzioni, ma anche un'attività di sensibilizzazione: una campagna pubblica di informazione su come ci si deve muovere in barca in laguna, sulla necessità di rispettare le regole: non ha diritto di violarle il gitante domenicale, voglioso di mettersi in mostra al timone del suo motoscafo con motori da 200 cavalli, ma neppure chi trasporta merci o turisti e lo fa in nome del maggior guadagno. Per fortuna le remiere continuano a far sentire la propria voce, anche con clamorose manifestazioni di protesta, a fronte di amministrazioni che, nel corso degli anni, poco o nulla hanno fatto per gestire il fenomeno.

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA