Gianluca Amadori
SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE di
Gianluca Amadori

Lavori socialmente utili per chi guida ubriaco

Venerdì 6 Dicembre 2013
Le pene alternative possono funzionare con risultati ottimi sia sul fronte della "punizione" che della "rieducazione". È il caso dei lavori socialmente utili (art. 186 del codice della strada) ai quali possono chiedere di essere ammessi gli automobilisti fermati mentre guidano ubriachi, a patto che non abbiano provocato incidenti. Da quando la norma è entrata in vigore sono sempre più numerose le persone che usufruiscono di questa possibilità con risultati estremamente positivi. In caso di condanna penale per guida in stato di ebbrezza il codice della strada prevede, su richiesta dell’automobilista, la sostituzione della pena pecuniaria e dell'arresto con quella della prestazione di un'attività non retribuita a favore della collettività. Con lo svolgimento positivo del lavoro di pubblica utilità il reato viene dichiarato estinto, il periodo di sospensione della patente è ridotto alla metà ed è revocata anche la confisca del veicolo. Il principale problema riguarda la carenza di strutture a disposizione per lo svolgimento dei lavori socialmente utili: sono ancora poche le amministrazioni pubbliche (Comuni, Province) o le associazioni di volontariato che mettono a disposizione posti e sttrutture: servirebbe uno sforzo ulteriore per rendere pienamente operativa questa norma che, oltre ad offrire una possibilità di recupero degli automobilisti, può costituire anche una risorsa per gli enti pubblici, sempre alle prese con la carenza di personale. Ultimo aggiornamento: 20:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA