La guerra per salvare i lupi si allarga. «E' in atto un massacro.
I cacciatori in Svezia, dicono, avrebbero già abbondantemente ucciso più di 27 lupi, che poi era l'obiettivo annuale autorizzato. La Finlandia, invece, sta per autorizzare la morte di 20 lupi mentre la Norvegia ha annunciato che ucciderà il 69 per cento degli animali presenti nel territorio.
I gruppi animalisti, carte alla mano, accusano le nazioni nordiche di creare l'ambiente più ostile per i lupi di tutta l'Europa e di prendersi gioco dei vincoli comunitari fissati a suo tempo per la ripopolazione di animali considerati a rischio di estinzione. Secondo i rapporti di tante ong in alcune zone la situazione sarebbe fuori controllo e ci sarebbero persone che ormai sparano ai lupi solo perchè sono animali sgraditi.
In Norvegia i lupi trovati al di fuori delle zone sotto protezione non sono autorizzati a riprodursi e di conseguenza vengono uccisi se un organismo regionale stabilisce che possono costituire una minaccia per il bestiame. In Svezia, invece, i gruppi animalisti protestano affermando che per la fine di quest'anno i lupi saranno scesi a sotto 300 esemplari. La analisi del Natural Resources Institute Finland sostiene che una popolazione di lupi geneticamente sana dovrebbe essere maggiore di 500 esemplari. Intanto la guerra continua.