A Montecastrilli dopo i cani randagi spuntano i lupi

Martedì 8 Giugno 2021 di Francesca Tomassini
A Montecastrilli dopo i cani randagi spuntano i lupi

MONTECASTRILLI In balìa di cani randagi e lupi. Abitanti impauriti e allevatori sotto assedio nelle zone fra Avigliano Umbro, Farnetta e Montecastrilli dove negli ultimi giorni sono stati avvistati, e fotografati, diversi esemplari di lupo. A farne le spese, perlopiù, per ora, galline, pecore e agnelli. Iniziano infatti a moltiplicarsi le segnalazioni di animali uccisi e, in alcuni casi, parzialmente divorati. Pressochè inutili, fino ad oggi, le battute a caccia degli aggressori per cercare di mettere in sicurezza la zona. «I lupi sono presenti da sempre in questi territori -ha spiegato Giuseppe Moscatelli, guardia zoofila e vice presidente provinciale Enpa- purtroppo, la presenza sempre più massiccia di cinghiali di grossa taglia rispetto alle tipologie autoctone ha avuto conseguenze anche sulle altre specie che popolano i nostri boschi. Nel caso specifico, i lupi non sono più in grado di uccidere animali così grandi, tantomeno i cuccioli di animali così grandi che per proteggere la prole diventano estremamente aggressivi, e questo ha in qualche modo alterato l’equilibrio della catena alimentare». 
Ad aggravare il problema della sicurezza di persone e animali, la presenza di un branco di cani randagi, circa undici, che, secondo le segnalazioni degli abitanti dei comuni e delle frazioni del circondario, si stanno facendo sempre più audaci e aggressivi. «Purtroppo il problema del branco dei randagi in zona -continua Moscatelli- si è generato già diversi anni fa. Un’adozione non andata a buon fine, con una cagna in fuga e imprendibile, ha dato il via a una serie di cucciolate che hanno via via alimentato il branco. In alcuni casi, la presenza di alcuni cani “cippati” ma lasciati liberi, ha ulteriormente aggravato la situazione». 
Una questione annosa, quella dei randagi in zona, tanto che in passato, quando sono state trovate polpette avvelenate nella zona dei cimitero, qualcuno ha ipotizzato che si fosse trattato di una “soluzione fai da te”. 
La presenza del branco nei dintorni del centro abitato, sta allarmando la popolazione che non si sente al sicuro a passeggiare su stradine di campagna magari in compagnia dei propri animali domestici. 
«Io stesso -ha spiegato il sindaco di Avigliano Luciano Conti- ho inviato diverse segnalazioni alla Asl.

Ultimamente ho trovato interlocutori che hanno recepito il problema e stiamo valutando come affrontarlo». «Si potrebbero allestire recinti di cattura -ha commentato Moscatelli- oppure pensare a sistemi di teleanestesia. Sono provvedimenti costosi ma ritengo necessari prima che succeda qualcosa 

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