Accusato di maltrattamenti psicologici sulla moglie, la 45enne Simona Viceconte, morte suicida a Teramo il 13 febbraio del 2020, questo pomeriggio il marito della donna, il bancario torinese 54enne Luca Amprino è stato assolto, perché il fatto non sussiste, con il rito abbreviato condizionato all’escussione dell’imputato. Una sentenza emessa dal giudice Lorenzo Prudenzano dopo tre udienze durante le quali lo stesso Amprino ha potuto difendersi e continuare a sostenere la sua innocenza. Chi, invece, fino alla fine non ha creduto alle sue parole è stata la pubblica accusa, sostenuta dalla pm Enrica Medori, che aveva chiesto una condanna a dieci anni. Simona Viceconte era la sorella della campionessa di atletica Maura, entrambe suicide l’una a distanza dell’altra di un anno. Una donna che si era trasferita con la famiglia a Teramo per seguire il marito e proprio per amore delle figlie e di quell’uomo aveva rinunciato ad avere un proprio lavoro e un’indipendenza economica fino a quando tutto questo non ha cominciato a pesarle difronte allo spettro della separazione.
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