VICENZA - Era un uomo di fiducia, perchè a lui, artigiano vicentino, residente a Rosà anche se da qualche tempo trasferitosi a Passo di Riva, frazione di Dueville, i...
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L'uomo, S. G., 41 anni, già noto alle forze d'ordine per essere stato denunciato in passato per altri reati, dovrà ora rispondere dell'accusa di furto in abitazione aggravato dall'abuso di prestazione d'opera. A portare avanti le indagini è stata la Squadra mobile di Vicenza che ha avviato l'inchiesta dopo la denuncia presentata dai proprietari dopo un doppio furto in altrettante mansarde in via Martiri di Belfiore. Secondo quanto emerso i "colpi" sarebbero stati commessi almeno nell'arco di un anno, dal settembre 2016. In alcuni casi il 41enne aveva simulato il furto nella casa dove stava effettuando i lavori, dicendo che gli erano stati sottratti anche i suoi attrezzi da lavoro. Scoperto dai poliziotti ha ammesso le proprie responsabili dicendo «di non guadagnare abbastanza con il suo lavoro».
Moltissima, come detto, la merce rinvenuta, per un valore complessivo di alcune decine di migliaia di euro: tra i pezzi più pregiati mobili antichi, un tappeto persiano e un impianto stereo dotato di casse acustiche, ma anche pc portatili, cellulari, macchine fotografiche, materiale prelevato dalle cucine (set di coltelli, pentole, bicchieri e caffettiere) e oggetti di bigiotteria.
Rubata anche una pistola giocattolo dotata di tappo rosso e due coltelli da collezione.
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Il Gazzettino