«Ho altri due anni di mutuo a 800 euro al mese. Chi me lo paga? Ho fatto di tutto per tenere aperto». Il dolore della titolare del forno chiuso per rumori

MESTRE - «Ho altri due anni di mutuo a 800 euro al mese. Chi me lo paga? Ho fatto di tutto per tenere aperto». Il dolore della titolare del forno chiuso per...

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MESTRE«Ho altri due anni di mutuo a 800 euro al mese. Chi me lo paga? Ho fatto di tutto per tenere aperto». Il dolore della titolare del forno chiuso per rumori.  Rossella Novello, la titolare del forno in via Toffoli 7 a Marghera chiuso per rumori molesti replica così alle dichiarazioni dei vicini di casa pubblicate ieri, domenica 28 aprile, sul Gazzettino.

LA REPLICA

I vicini hanno parlato di gogna mediatica nei loro confronti sostenendo che la signora Rossella non avrebbe voluto trattare, ma lei replica punto su punto. «Non è vero, ho fatto di tutto per tenere aperto. Se invece di mettere i sigilli al panificio da un giorno all'altro mi avessero dato un mese di tempo per fare una nuova ristrutturazione, sarei riuscita a salvare il lavoro mio e quello dei dipendenti. Non solo. Per due volte avremmo dovuto fare i rilievi nelle case dei vicini per capire da dove provenissero i rumori, ma una volta hanno detto che non erano stati avvertiti e non ci hanno fatto entrare e una seconda volta hanno detto che mancava l'Arpav. Ma io ero lì con il mio tecnico». 

La signora Rossella risponde poi alla proposta di aprire il forno alle 6 del mattino: «Ma se attivi così tardi il laboratorio, per panificare devi ricorrere alle celle a fermalievitazione per mantenere l’impasto fino al momento della cottura. Io per 37 anni ho prodotto il pane di notte con il procedimento tradizionale e ha tutta un’altra fragranza. E’ per questo motivo che i clienti venivano al mio negozio e una decina di supermercati si rifornivano da me. Se invece avessi comprato il pane da altri, avrei perso tutte le forniture e ci avrei rimesso. E poi non è detto che il giudice alla fine avrebbe dato il consenso all'apertura al mattino. Ad oggi non abbiamo avuto ancora lo sblocco cautelativo».

L'ex fornaia parla anche dei licenziamenti: «Ho dovuto licenziare tre dipendenti. Uno ha 57 ed è malato, come farà ora a trovare un altro lavoro e a pagare l'affitto di 700 euro? Inoltre per i tre dipendenti che ho mandato a casa ho dovuto pagare 2mila euro a persona all'Inps e 15 giorni di lavoro per uno, per un totale di oltre 8mila euro».

Conclude Rossella in lacrime: «Vorrei che fosse chiaro che non ho preso questa decisione a cuor leggero, ho fatto di tutto. Avrei avuto solo bisogno di più tempo.  Anche i miei due figli ho lasciato senza lavoro. Per fortuna ora hanno trovato un'altra occupazione, ma niente più forno. Dopo questa storia con la panificazione hanno chiuso».

 

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Il Gazzettino