SANTA LUCIA DI PIAVEDal primo luglio sarà soppressa la linea di autobus numero 46 che collega Santa Lucia al centro di Conegliano. Il motivo? Il Comune non ha i soldi per...
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Dal primo luglio sarà soppressa la linea di autobus numero 46 che collega Santa Lucia al centro di Conegliano. Il motivo? Il Comune non ha i soldi per mantenere il servizio che era frutto di un accordo con Mom, la società che gestisce il trasporto pubblico in provincia di Treviso. La notizia era stata annunciata a dicembre dell'anno scorso e il servizio sarebbe dovuto terminare l'8 giugno, in concomitanza con la fine della scuola.
«Purtroppo spiega il sindaco Riccardo Szumski - Mom ci ha comunicato che la tariffa di 0,90 euro al chilometro praticata sino al 30 settembre 2018 era agevolata (rientrava ancora nella fase sperimentale, ndr) e che sarebbe dovuta attestarsi a quella di 1,7 euro al chilometro praticata normalmente, con un costo annuo pressoché raddoppiato di 45mila euro, tutto imputabile a spesa corrente». Spesa che non è sostenibile per il Comune soprattutto «a fronte di bisogni nel sociale e nell'assistenza che negli ultimi anni si sono dilatati specie per i minori e le famiglie con disagio» commenta il primo cittadino. La linea è stata istituita nel 2013 per rispondere in particolare alle esigenze di anziani, i quali non hanno la possibilità di spostarsi in autonomia, e studenti. Finora ne hanno usufruito mediamente 650 passeggeri al mese. Non grosse cifre, ma per quelle venti persone al giorno che ne usufruivano sarà un disagio. La speranza è di poter riattivare un giorno il servizio.
La questione ha stizzito il gruppo di opposizione Vivere bene a Santa Lucia. «Qualcuno potrebbe pensare che la notizia rasenta il ridicolo ha dichiarato il gruppo - pensando ai milioni di euro che il nostro Comune sta investendo per il restauro della Piramide di Cheope la cui utilità è assai incerta (il riferimento è a palazzo Ancilotto, ndr). Ma noi no, massimo rispetto per la profonda capacità politica della maggioranza, che si vede costretta a sopprimere un minimo servizio per i cittadini, per poche migliaia di euro».
L'acquisto ed il restauro di palazzo Ancilotto non è mai stato condiviso dal gruppo di opposizione che incalza «l'importante per il paese è, con tutta evidenza, avere il palazzo ducale Ancillotto, inteso come sede del doge. E lo avremo. Piste ciclabili, servizi minimi di trasporto verso la zona centrale del nostro territorio (Conegliano), viabilità migliore, riqualificazione urbana e recupero di aree degradate, iniziative e avvenimenti culturali, restauro impianti sportivi... tutti interventi inutili, secondari, priorità è il Palazzo del Doge». (El.Gi)
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Il Gazzettino