SANTA LUCIA DI PIAVE
Dal primo luglio sarà soppressa la linea di autobus

Martedì 25 Giugno 2019
SANTA LUCIA DI PIAVE
Dal primo luglio sarà soppressa la linea di autobus numero 46 che collega Santa Lucia al centro di Conegliano. Il motivo? Il Comune non ha i soldi per mantenere il servizio che era frutto di un accordo con Mom, la società che gestisce il trasporto pubblico in provincia di Treviso. La notizia era stata annunciata a dicembre dell'anno scorso e il servizio sarebbe dovuto terminare l'8 giugno, in concomitanza con la fine della scuola.
«Purtroppo spiega il sindaco Riccardo Szumski - Mom ci ha comunicato che la tariffa di 0,90 euro al chilometro praticata sino al 30 settembre 2018 era agevolata (rientrava ancora nella fase sperimentale, ndr) e che sarebbe dovuta attestarsi a quella di 1,7 euro al chilometro praticata normalmente, con un costo annuo pressoché raddoppiato di 45mila euro, tutto imputabile a spesa corrente». Spesa che non è sostenibile per il Comune soprattutto «a fronte di bisogni nel sociale e nell'assistenza che negli ultimi anni si sono dilatati specie per i minori e le famiglie con disagio» commenta il primo cittadino. La linea è stata istituita nel 2013 per rispondere in particolare alle esigenze di anziani, i quali non hanno la possibilità di spostarsi in autonomia, e studenti. Finora ne hanno usufruito mediamente 650 passeggeri al mese. Non grosse cifre, ma per quelle venti persone al giorno che ne usufruivano sarà un disagio. La speranza è di poter riattivare un giorno il servizio.
La questione ha stizzito il gruppo di opposizione Vivere bene a Santa Lucia. «Qualcuno potrebbe pensare che la notizia rasenta il ridicolo ha dichiarato il gruppo - pensando ai milioni di euro che il nostro Comune sta investendo per il restauro della Piramide di Cheope la cui utilità è assai incerta (il riferimento è a palazzo Ancilotto, ndr). Ma noi no, massimo rispetto per la profonda capacità politica della maggioranza, che si vede costretta a sopprimere un minimo servizio per i cittadini, per poche migliaia di euro».
L'acquisto ed il restauro di palazzo Ancilotto non è mai stato condiviso dal gruppo di opposizione che incalza «l'importante per il paese è, con tutta evidenza, avere il palazzo ducale Ancillotto, inteso come sede del doge. E lo avremo. Piste ciclabili, servizi minimi di trasporto verso la zona centrale del nostro territorio (Conegliano), viabilità migliore, riqualificazione urbana e recupero di aree degradate, iniziative e avvenimenti culturali, restauro impianti sportivi... tutti interventi inutili, secondari, priorità è il Palazzo del Doge». (El.Gi)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci